E’ dedicato alla memoria del pianista Gianni Lenoci il nuovo doppio disco di Francesco Cusa dal titolo “The Uncle (Giano Bifronte)” che esce, oggi, lunedì 3 febbraio per le etichette Improvvisatore Involontario e Kutmusic riunite per la prima volta insieme.
Ad affiancare il leader Francesco Cusa (batteria), ci sono Gianni Lenoci (pianoforte), Giovanni Benvenuti (sax tenore), Valeria Sturba (voce, theremin, violino e elettronica) e Ferdinando Romano (basso).
I due gruppi, Francesco Cusa & The Assassins (Giovanni Benvenuti, Valeria Sturba, Ferdinando Romano, Francesco Cusa), nel primo disco, e Francesco Cusa Trio feat. Giovanni Benvenuti (Gianni Lenoci, Ferdinando Romano, Francesco Cusa), nel secondo, suonano le stesse composizioni che portano tutte la firma di Francesco Cusa.
“Dopo la prematura scomparsa di Gianni Lenoci esce il nostro cd. Ho deciso di dedicare a lui il titolo di questo mio ultimo lavoro: “The Uncle”. Così tutti lo chiamavamo, nella ristretta cerchia di amici. Originariamente il cd aveva come titolo quello di “Giano Bifronte”, ma dopo la scomparsa di Gianni Lenoci ho deciso di tenerlo come sottotitolo. Anche perché si tratta di un disco doppio: due gruppi che suonano le stesse mie composizioni, esperienza che avevo già attuato in passato con il cd “Francesco Cusa Skrunch – Electric/Vocal” e “Jacques Lacan, a true musical story” del 2010. Il disco esce per due differenti label riunite per l’occasione in un consorzio: Improvvisatore Involontario e Kutmusic. Gianni Lenoci ha suonato meravigliosamente in questo cd. La sua musica ci accompagnerà sempre” Francesco Cusa.
L’album continente anche un booklet con quattro poesie di Cusa dedicate al grande amico, mentore, artista e pensatore Gianni Lenoci.
Il disco è disponibile in formato digitale e fisico su:
Improvvisatore Involontario (digitale)
Kutmusic (digitale)
CD Baby (digitale e fisico tra pochi giorni)
Apple Music (digitale)
Spotify (streaming)
Amazon.it (fisico e digitale)
Amazon UK (fisico e digitale)
Amazon.com (digitale)
Deezer (streaming)
Discogs (fisico)
Per ulteriori info:
https://www.improvvisatoreinvolontario.com/
Francesco Cusa: batterista, compositore, scrittore, è nato a Catania nel 1966. Intraprende lo studio del pianoforte a quattordici anni, poi passa alla batteria facendo seminari con Ettore Fioravanti, Bruno Biriaco, Roberto Gatto, Massimo Manzi. Si trasferisce a Bologna nel 1989, dove si laurea al Dams nel 1994 con la tesi: “Gli elementi extramusicali nella performance jazzistica”. In quell’humus ha modo di collaborare con artisti provenienti da varie parti d’Italia, come Fabrizio Puglisi, Domenico Caliri, Paolo Fresu ecc. In quegli anni fonda il collettivo bolognese “Bassesfere”, assieme ad altri esponenti della musica jazz e di ricerca di quegli anni. Il suo percorso artisti co lo porterà a suonare negli anni in Francia, Romania, Croazia, Slovenia, Bosnia/Erzegovina, Serbia, Olanda, Germania, Svizzera, Austria, Ungheria, Norvegia, Spagna, Belgio, Danimarca, Polonia, Usa, Cina, Giappone, Etiopia, Turchia. Successivamente fonda assieme a Paolo Sorge e Carlo Natoli il progetto artistico “Improvvisatore Involontario”, che diventerà una delle label più influenti nel panorama italiano del jazz di ricerca. Da sempre interessato all’interdisciplinarità artistica, è anche scrittore di racconti, romanzi e poesie e ha pubblicato diversi articoli di musicologa e di critica cinematografica presso molte riviste specializzate. Nel corso della sua carriera ha realizzato numerosi lavori di creazione e sonorizzazione di musiche per film, teatrali, letterari, di danza e arti visive, collaborando con noti ballerini, poeti e visual performers. Attualmente è leader dell’FCT Trio con Gianni Lenoci e Ferdinando Romano, del Francesco Cusa & The Assassins con Valeria Sturba, Giovanni Benvenuti, Ferdinando Romano, , dell’ensemble: “Naked Musicians”, del progetto di sonorizzazione di film d’epoca “Solomovie”, di Wet Cats (Gianni Lenoci, Francesco Cusa), Mancusa (Giovanni Mancuso, Francesco Cusa) Frank Sinapsi (Cusa/Merlin), The Machine (Cusa/Lenoci/Martino) e dello spettacolo musical-teatrale “K & Spada”, in duo batteria e voce insieme all’attore e regista Giuseppe Carbone. Collabora con: Paolo Sorge “Trio” (Sorge, Evangelista, Cusa), Homage A Stanley Kubrick (Manzoni, Campobasso, Senni, Cusa), Italian Surf Academy (Marco Cappelli, Luca Lo Bianco, Cusa). Il suo Naked Musicians” è un metodo di conduction musicale che è stato realizzato in varie parti del mondo e da cui è stato tratto anche un libro di teoria musicale sulla “conduction”, chiamato, appunto “Naked Performers”. Ha eseguito musiche di Yotam Haber, Emilio Galante, Cristina Zavalloni, Magma, Alfredo Impullitti, Domenico Caliri, Tim Berne e molti altri. Da alcuni anni alterna la professione del musicista a quella dello scrittore di racconti, romanzi aforismi e poesie – “Novelle Crudeli”, “Ridetti e Ricontraddetti”, “Racconti Molesti” editi da Eris Edizioni e Carthago, “Canti Strozzati” edito da “L’Erudita-Giulio Perrone Editore, “Stimmate” edito da Algra Editore, “Amare, Dolci PIllole” edito da “Fotocopie” – e di critico cinematografico per la rivista “Lapis”. Collabora dal settembre 2013 con la rivista “Cultura Commestibile”, con scritti di cinema e curando la rubrica “Il Cattivissimo” e dall’agosto 2018 con il giornale on line “Sicilia Report” curando la rubrica “Lo Stiletto”. La sua voce è presente nel “Dizionario del Jazz Italiano” a cura di Flavio Caprera.
Gianni Lenoci: pianista, compositore e didatta. Si è diplomato in pianoforte al conservatorio “S. Cecilia” di Roma e in musica elettronica al conservatorio “N. Piccinni” di Bari, dove ha conseguito anche la diploma accademico di secondo livello in pianoforte (indirizzo solistico) con il massimo dei voti e la lode, con un recital monografico e discutendo una tesi sull’opera pianistica di Morton Feldman. Ha studiato jazz ed improvvisazione con Mal Waldron e Paul Bley. E’ stato finalista nel 1993 dell’European Jazz Competition di Leverkusen (Germania) e nel 1996 vincitore di un premio della Fondazione Acanthes di Parigi (Francia). Nel 2003 la sua composizione elettronica “Notturno Frattale”, ha vinto il Premio Internazionale della Società Italiana di Informatica Musicale. Ha collaborato con i massimi specialisti mondiali del jazz e della musica improvvisata come: Massimo Urbani, Steve Lacy, Joelle Leandre, Steve Grossman, Harold Land, Bob Mover, Enrico Rava, Glenn Ferris, Eugenio Colombo, Giancarlo Schiaffini, Don Moye, Han Bennink, Antonello Salis, Carlo Actis Dato, David Gross, Paul Lovens, Sakis Papadimitriou,Georgia Sylleou, Jean-Jacques Avenel, John Betsch, Markus Stockhausen, Steve Potts, Carlos Zingaro,John Tchicai, Kent Carter,William Parker, David Murray, Roscoe Mitchell, Sabir Mateen, Evan Parker, Marc Ducret, Charles Gayle per citarne alcuni. Ha inoltre tenuto performances con poeti, danzatori ed artisti multimediali. Oltre che come improvvisatore, Lenoci è attivo come interprete dal vasto repertorio, con un’attenzione particolare a compositori come Morton Feldman, Earle Brown, Sylvano Bussotti, John Cage oltre all’opera completa per strumento a tastiera di Johann Sebastian Bach. Dal 1990 insegna Prassi Esecutiva, Improvvisazione e Composizione nei corsi di jazz del Conservatorio “N. Rota” di Monopoli ove ricopre l’incarico di Coordinatore del Dipartimento di “Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali” all’interno del quale realizza produzioni e progetti didattici apprezzati a livello internazionali ed è Visiting Erasmus Professor presso: Bucharest University, Corfu University , Royal Northern College of Manchester,Conservatorio Superior de Malaga, Franz Liszt Hochschule in Weimar, Conservatorio Superior de Madrid, Conservatorio Superior de Salamanca, Yasar University di Izmir. Nel 2011 è stato composer in residence presso l’Atlantic Center for the Arts in Florida, USA. Nel 2012 il suo nome è stato inserito nel Dictionnaire du jazz di Philippe Carles. Ha suonato in tutta Italia, Francia, Spagna, Inghilterra, Romania, Ungheria, Albania, Argentina, Grecia, Turchia, USA, Canada, Olanda, Austria, Polonia, Belgio, Germania, Arabia Saudita ed inciso più di 50 cd per Splasc(h), Modern Times, ASC, ANT, Leo, afk, sentemo, vm-ada, DAME (Ambiances Magnetique), VEL NET, Soul Note, Amirani, NoBusiness. Nell’aprile 2015 ha vinto il Earle Brown / Morton Feldman Grant Program 2016/17 della E.Brown Foundation (USA). Recentemente ha scritto le musiche per il film “Return to Spoon River” del regista Francesco Conversano (RAI-CINEMA).
Giovanni Benvenuti: sassofonista nato a Siena, si è diplomato con il massimo dei voti, lode e menzione accademica al conservatorio di Bologna ed ha frequentato il master internazionale In.Jam all’accademia Siena jazz, oltre che corsi e seminari in Italia e all’estero (tra coi al Berklee college di Boston). È attivo come sassofonista e compositore in numerosi gruppi e si esibisce regolarmente in festival, rassegne e club in Italia e all’estero. Ha pubblicato numerosi dischi sia come leader che come sideman, come “Dissolvenze” per Improvvisatore Involontario. È direttore artistico del festival Val D’Agri jazz. È docente di musica d’insieme e sassofono all’accademia Siena jazz.
Valeria Sturba: polistrumentista, cantante e compositrice – diplomata in violino, suona theremin, tastierine, minisynth, ed ama stropicciare in modo creativo effetti elettronici, looper e giocattoli sonori assortiti. Gli orizzonti musicali di Valeria Sturba spaziano dalla canzone d’autore al rock al jazz, dal tango all’improvvisazione libera, e sono sempre innervati da vivificanti tensioni minimaliste. La sua parabola artistica abbraccia esperienze diverse, dalla sonorizzazione di film muti alla registrazione di colonne sonore originali all’accompagnamento di spettacoli teatrali e reading. Ha diversi progetti in attivo, tra cui OoopopoiooO, duo surreale e dadaista che condivide con Vincenzo Vasi. Ha partecipato a festival nazionali ed internazionali come Umbria Jazz, Electromagnetica (Cile), B-Classic (Belgio), Dancity, Milano Film Fest, Hai Paura del Buio?, RoBOt. Ha collaborato con un gran numero di artisti, tra i quali Tristan Honsinger, Enrico Gabrielli, John De Leo, Fabrizio Puglisi, Mauro Ottolini, Cristina Donà, Médéric Collignon, Stefano Benni, Hamid Drake, Lino Guanciale, Ermanno Cavazzoni, Anna Maria Hefele, Giancarlo Schiaffini e molti altri.
Ferdinando Romano: dopo il diploma al conservatorio “L. Cherubini” di Firenze e gli studi di composizione, ha completato la sua formazione in Svizzera dove ha avuto modo di studiare con Enrico Fagone e alcuni tra i migliori solisti internazionali del suo strumento. Ha pubblicato con l’Arcadia Trio di Leonardo Radicchi il disco “Don’t call it justice” (AlfaMusic 2019) che ha dato il via alla collaborazione con il grande trombonista americano Robin Eubanks. Lanciato discograficamente da Paolo Piangiarelli (Philology Records, Premio Massimo Urbani) nel 2010 ha pubblicato insieme al chitarrista Marco Poggiolesi i dischi “Tandem” (Philology 2010) e “Tandem. A ruota libera” (Dodicilune 2013). Ha lavorato anche come autore di musiche per film e spettacoli teatrali, scrivendo anche per orchestra e ensemble di archi. Nel 2017 vince il bando InJam presso Siena Jazz studiando con il trombonista Glenn Ferris e il sassofonista Logan Richardson. Viene insignito della borsa di studio per i migliori allievi durante i seminari estivi di Siena Jazz. Recentemente ha registrato il nuovo disco con il suo progetto “Totem feat. Ralph Alessi”, l’album uscirà in primavera per l’etichetta norvegese Losen Records. Svolge un’intensa attività live e in studio, collaborando con numerosi jazzisti della scena italiana e internazionale. Ha suonato in numerosi club, festival e sale da concerto in tutta Europa.