DOPERA è il primo disco solista del rapper Dope One, al secolo Ivan Rovati De Vita, che dopo anni passati tra live, contest e freestyle, finalmente incide il suo primo progetto discografico pubblicato dalla Jesce Sole un’etichetta indipendente e lungimirante, made in Naples sempre pronta a scommettere su giovani talenti.
Dope one, un personaggio a cavallo tra old school e new school, più che essere uno “spararime” è uno “spara stile”, spesso malamente e inutilmente imitato, Dope One, malgrado la sua giovane età si aggiudica la posizione di caposcuola del rap partenopeo. Con Dope il rap cambia colore e diventa internazionale ma ricco di tradizioni.
In DOPERA, Dope One ha radunato un po’ di amici che hanno impreziosito il progetto con la loro presenza. Tra questi l’esperienza, il talento e il flow di nomi come: 99 Posse, Sangue Mostro, Clementino, Jovine, ‘A67, Wena, Musteeno, Dario Sansone, Paolo Caverna e il gruppo di capoeira Vulcao. Mentre i producers che hanno fatto pulsare di vita le rime nate dalla penna di Dope sono: Iceone, , Ciccio Merolla, Nazo, Oluwong, BreakStarr, The Essence, Fid Mella, Beatmates, Sonakine, Frank Sativa, Dj Impro, Dj Apoc, Sodo Studio.
Nei suoi testi Dope racconta continuamente le sue sensazioni rispetto ai fatti della vita, non dando soluzioni ma esprimendo al cento per cento le emozioni che prova di volta in volta. Si potrebbe definire il pittore del rap.
“Esame” il singolo dell’album beneficia di un video girato da due giovani registi, Dario Cotugno e Claudia D’Angelo, allievi della scuola FILMaP ( http://youtu.be/P7kiAo-Jkac ) Dietro questa scelta c’è la volontà precisa da parte della produzione e dell’artista di dare la possibilità a giovani di poter esprimere il proprio talento e nello stesso tempo affacciarsi nel mondo del lavoro grazie a nuove esperienze professionali piuttosto che rivolgersi a registi affermati. Il set scelto per il videoclip “ESAME” sono le aule dell’Itis Galileo Ferraris di Scampia in cui il rapper si muove un po’ maldestramente tra provette colorate cercando, come un moderno alchimista, nuove rime pronte ad esplodere come una mitragliatrice di suoni e colori. La scelta della scuola di Scampia non è un caso, ancora una volta Dope One, attento al suo territorio e alle periferie difficili, spesso etichettati con il solito stereotipo di luoghi di confine conosciuti solo per i fatti di cronaca, vuole mettere l’accento sulla speranza che partendo dai giovani, dalla scuola, dalle periferie, qualcosa puo’ e deve cambiare. In questo caso la macchina da presa diventa un’arma, proprio come il rap per guardare al futuro con gli occhi pieni di colore, allegria e ironia