ELISABETTA SERIO QUARTET | Con Girotto apre il Napoli Jazz Fest 2017

“Sono piena di emozioni stasera, di pensieri ma anche di possibilità. Sono ancora scossa ed incredula. Stasera nei miei pensieri c’è un grandissimo musicista con il quale non solo amavo suonare ma anche ridere, parlare di vita e di esperienze. Dedico il concerto di stasera a Rino Zurzolo”.

È iniziato così con l’emozione e gli applausi suscitati da queste parole di Elisabetta Serio il primo concerto della terza Edizione di Napoli Jazz Fest 2017 organizzata da Napoli Jazz Club e diretta da Michele Solipano dal 4 al 7 maggio in due delle location più belle di Napoli (Basilica di San Giovanni Maggiore e Domus Ars).

Sul palco oltre ad Elisabetta Serio al piano, Marco de Tilla al contrabbasso (definito dalla stessa Serio il “mio Pensiero”) Leonardo De Lorenzo alla batteria (“la mia parte di pancia”) e guest star della serata Javier Girotto al sax e già dalle prime note si vive la grande “intesa musicale” tra tutti i musicisti, insieme alla grande emozione di condividere dei brani cosi intensi con un grandissimo talento musicale come quello espresso dalla bravura di Girotto.

Il concerto comprende brani del primo album “April” e del secondo di prossima uscita “16”, tutte composizioni originali di matrice jazz europea fondate sulla ricerca del suono inteso come proprio bagaglio di vita e quindi sonoro.

La stessa Elisabetta Serio ci descrive la sua musica. “Ogni musicista racconta un suono e spesso passa attraverso una solitudine necessaria. Il mio suono nasce dagli incontri sia musicali che di anima. Un suono mediterraneo con il Neapolitan Power (grazie all’incontro con Pino Daniele, James, Gragnaniello, Onorato, Zurzolo). Un suono etno-jazz grazie a Trilok Gurtu e Noa, nonché lo stesso Girotto). Un suono pop-rock grazie a Z Star, Grignani, Sarah Jane Morris, Phil Palmer, storico chitarrista dei Dire Straits. Un suono jazz grazie a Marcus Miller, Girotto e Fulvio Sigurta.

Il concerto, in una Basilica affollatissima di pubblico estremamente attento, inizia con un bellissimo assolo al pianoforte di Elisabetta Serio seguito dalle note del contrabbasso di De Tilla che ne fa un assoluto capolavoro. Poi via via gli altri brani: una splendida versione di uno dei brani più conosciuti e che è diventato uno dei brani più suonati dalla Serio, Si tu vois ma mere di Sidney Bechet, poi Il Cielo sotto di me sul quale entra un acclamatissimo e applauditissimo Javer Girotto.

Poi una dolcissima April nella quale il talento pianistico di Serio è assoluto protagonista insieme alla maestria di Girotto che passa dal sax ai suoi particolari strumenti a fiato di origine andina, che ne fanno una versione strepitosa. In Brad duo piano/sax diventano un unico strumento. Girotto sorprende tutti suonando il sax all’interno del vano aperto del pianoforte, facendo echeggiare le note, in un silenzio totale della platea, all’interno della Basilica in un effetto davvero emozionante.

Grandissimo talento anche quello di De Tilla, che affascina il pubblico con il suo assolo applauditissimo in Freedom e in Leonardo De Lorenzo che si scatena nel finale di Fil Rouge oltre a dare un saggio della sua bravura e della sua tecnica ritmica in Si tu vois ma mere.

Altra novità della serata Emilia Zamuner salita sul palco per Afrika di Elisabetta Serio che riesce ad incantare il pubblico non solo con la sua splendida voce, ma anche con una consolidata tecnica vocale che non ha nulla da invidiare alle cantanti più brave del panorama jazzistico nazionale ed internazionale.

Il concerto si conclude con Smells Nirvana e Rumors oltre che ad un richiestissimo bis con il brano Trees sugli applausi infiniti del pubblico decisamente entusiasta della musica della Serio che con l’apporto musicale di Girotto diventa ancora più intensa ed emozionante.

A fine concerto la pianista svela i suoi progetti futuri, dichiarando che è l’anno delle donne. Un progetto con tre cantanti napoletane fortissime come Brunella Selo, Annalisa Madonna e Fabiana Martone con un progetto speciale di armonie in linea con le loro splendide voci a interpretare sia cover e brani originali, con Letizia Gambi (cantante jazz di origine napoletana che vive tra l’Italia e New York e il cui produttore è Lenny White) e con Giovanna Famulari (eclettica violoncellista, cantante, pianista spesso accanto a Ron e Tosca).