DIRTY BEACHES
Drifters / Love Is The Devil
Zoo Music
2013
Le influenze e i dettagli appena sottolineati rappresentano, tuttavia, solo il lato più evidente e riconoscibile dell’alchimia sonora brevettata da Dirty Beaches. Coadiuvata anche dai titoli, la sua musica aspira, infatti, ad una intercontinentalità senza confini, accogliendo nel proprio grembo radici americane e africane, ritualismi e motivi asiatici, decadenti suggestioni mitteleuropee. Ciò spiega anche la doppia natura dell’opera, per metà vocale e per l’altra metà completamente strumentale, lasciando, anzi, a quest’ultima il compito di investigare inquietanti e dolenti scenografie “noir ambient” che sembrano spesso rifarsi all’estetica cinematica di David Cronenberg, John Carpenter e David Lynch. Pur muovendo dal sottosuolo, il raggio d’azione di “Drifters / Love Is The Devil” è perciò davvero ampio e consistente. Il canto deformato e schizofrenico, licenzioso e brillantinato, mutua tanto dal registro Fifties di Roy Orbison ed Elvis Presley quanto da quello Eighties di un drogatissimo Alan Vega travestito da Bruce Springsteen.
Limiti e difetti dell’autoproduzione più estrema e della strumentazione a più basso costo, trovano in brani quali Night Fly, I Dream In Neon, Belgrade, Elli, Casino Lisboa, Mirage Hall e Landscapes In The Mist sepolcrali esercizi di blues-rockabilly in salsa elettronica, sfregiate coregrafie disco-funk accompagnate ad alienanti scenografie jazz-industrial, orrorifici riverberi surf-rock tumulati in arcaiche e misteriose danze orientali. Suoni, ritmi e voci “trash-zombie” che provengono da squallidi ed oscuri bassifondi, desolati e sperduti come spiriti dannati che cercano nel livido soffio di una tromba alla Chet Baker (Greyhound At Night), negli accordi malinconici e minimali di un piano, di un organo e di una chitarra fantasma (This Is Not My City, Alone At The Danube River, Berlin) una vana speranza di redenzione e consolazione.
Voto: 8/10
Genere: Alternative Lo-Fi / No Wave / Rockabilly / Synth-Pop
Musicisti:
Dirty Beaches – vocals, guitar, trumpet, electronics, delay, loop pedals, piano, keyboards
Brani:
Drifters:
01. Night Walk
02. I Dream In Neon
03. Belgrade
04. Casino Lisboa
05. ELLI
06. Aurevoir Mon Visage
07. Mirage Hall
08. Landscapes In The Mist
Love Is the Devil:
01. Greyhound At Night
02. This Is Not My City
03. Woman
04. Love Is The Devil
05. Alone At The Danube River
06. I Don’t Know How To Find My Way Back To You
07. Like The Ocean We Part
08. Berlin
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