Max Ionata Quartetto feat. Fabrizio Bosso Dieci Via Veneto Jazz - distr. Emi/Bluenote 2011
In una piovosa serata romana, fatta di attese e passaggi carichi di vissuti musicali, il calore e l’accoglienza del Caffe’ Latino gremito, poi le parole di Matteo Pagano a sintetizzare i trascorsi di un ragazzo che tra tanti sacrifici, decise di lasciare il duro lavoro di meccanica ai turbocompressori per seguire la sua passione piu’ grande: il sassofono, un abbraccio che sanci’ l’inizio di una carriera feconda, che lo porto’ a scrivere meravigliose pagine di jazz in giro per il mondo, a raccontare la sua vita, le sue radici, la magia degli incontri artistici nei quali ha condiviso placo, emozioni ed i malandrini risvolti che il quotidiano gli ha presentato. Tutto cio’ e’ racchiuso in “Dieci”, il nuovo lavoro discografico di Max Ionata per la prestigiosa etichetta Via Veneto Jazz, un disco che oltre a celebrare i suoi dieci anni di carriera, tributa il doveroso riconoscimento al suo fedele compagno d’ottone, fautore di meravigliose ed avvolgenti esperienze sonore. Con lui il suo quartetto composto da musicisti di grande caratura, ma soprattutto amici con i quali ha stretto, nel corso degli anni, un legame imprescindibile. Dopo l’intenso girovagare nipponico, che ha visto il talento abbruzzese fare incetta di critiche e graditissime ricompense, ora in sintonia con la label spinta dalla distribuzione italiana Emi/Bluenote ha deciso di tornare in Italia e far conoscere quanto apprezzato oltre confine.
La trama compositiva alterna la scrittura di Ionata e quella post bop di Nicola Muresu a quella carezzevole e preziosa di Luca Mannutza. In Astobard, traccia di apertura, lo swing pungente permette il rigoglioso fluire del discorso melodico, emozionanti le cromatiche scintille colloquiali profuse dalla tromba di Fabrizio Bosso nel finale. Coltrane meet Evans condensa le due leggendarie visioni musicali, ne La Talpa le superbe dislocazioni ritmiche di Nicola Angelucci dialogano con l’intimo fraseggio di Ionata, un pezzo composto nello scantinato del vecchio appartamento capitolino, dove per due anni si recava per studiare, alle volte completamente al buio. Attila, chiude il disco regalando una sognante melodia di ampio respiro, un saluto che lascia un buon sapore…10!!!
Brani: Astobard (Muresu)
Coltrane Meet Evans (Mannutza)
La Talpa (Ionata)
Turn Around (Mannutza)
Who Can I Turn To (Bricusse-Newley)
Lode 4 Joe (Ionata)
L’Altalena (Mannutza)
Attila (Lease) (Muresu)
L’idea di coniugare la musica classica col jazz non è nuovissima ma ogni nuovo progetto, come questo Puccini My Love del Duo B.I.T., suscita sempre curiosità ed incontra apprezzamenti favorevoli.
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