Dal 2 luglio al 12 settembre torna il Levanto Music Festival

In che modo un grande evento culturale può aiutare la ripartenza e la resilienza di un intero territorio? La cultura è coesione, sviluppo, ricchezza, intrattenimento, industria, creatività, partecipazione, comunità. La cultura, con il suo saper fare, il suo linguaggio, la sua idea di bellezza, rappresenta un fattore competitivo decisivo per lo sviluppo del nostro made in Italy. Anche in Liguria, soprattutto in Liguria.

Secondo il rapporto IO SONO CULTURA redatto da Fondazione Symbola in collaborazione con Unioncamere, nel 2019 il Sistema Produttivo Culturale e Creativo era in crescita e rappresentava il 5,7% del valore aggiunto italiano: oltre 90 miliardi di euro, cioè l’1% in più dell’anno precedente e dava lavoro a più di un milione e mezzo di persone, vale a dire il 5,9% dei lavoratori italiani.

In Liguria l’attenzione per la cultura e l’industria creativa e dell’intrattenimento è un traino decisivo per l’intera economia del turismo e definisce l’indice di coesione e prossimità di tutta la comunità. Il Sistema Produttivo Culturale e Creativo della Liguria produceva nell’era pre-Covid poco meno di 1,8 miliardi di euro di valore aggiunto e oltre 30 mila occupati.

In questo contesto si inserisce, dal 2 luglio al 12 settembre, il Levanto Music Festival: 15 concerti, 12 conversazioni sulla e con la musica, 6 giornate finali di OpenCello & friends, con l’obiettivo di dare all’estate una sorta di calamita musicale per attrarre e coinvolgere grandi e piccini, appassionati e non, cittadini e turisti. E di poterlo fare in assoluta sicurezza.

Un cartellone ricchissimo che propone un viaggio lungo quattro secoli di musica attraverso linguaggi ed esperienze musicali sempre diverse. Dalla musica del Settecento napoletano alla sperimentazione più avanzata, dal récital di pianoforte alla musica etnica, dal repertorio corale sacro e profano al klezmer, dal quartetto classico alla tradizione genovese. Accanto a musicisti di consolidata fama internazionale come Pietro De Maria, Bruno Canino o Enrico Baiano, si esibiranno giovani musicisti e proposte sperimentali senza barriere di genere.

Ilaria Cavo, Assessore alla cultura della Regione Liguria: “Alla sua 30-esima edizione il festival sa innovarsi e contemporaneamente portare avanti il suo ruolo di evento tradizionale per il levante della Liguria. La proposta musicale del Levanto Music Festival Amfiteatrof si muove in più direzioni. C’è la musica con 15 concerti, c’è la riflessione con 12 conversazioni, c’è lo spazio formativo con una settimana dedicata agli strumenti da provare. E poi c’è la meravigliosa cornice di una località, Levanto, che diventa un palcoscenico naturale: dalla Chiesa di S.Andrea alla Loggia medievale, dalla Piazzetta della Compera all’Auditorium. Questa manifestazione è l’ulteriore testimonianza che in Liguria cultura e territorio si fondono e si valorizzano reciprocamente”.

Tiziana Canfori, curatrice del Festival: “Il Levanto Music Festival Amfiteatrof ha un suo stile particolare, che ci motiva a fare scelte musicali ben ponderate. Se infatti uno dei presupposti della rassegna è quello di offrire al nostro pubblico estivo qualcosa di piacevole, in linea con la bellezza naturale che ci circonda e con il clima di vacanza, restiamo però consapevoli che un piacere intellettuale ha bisogno di partecipazione e di curiosità. Non abbiamo quindi paura di offrire stimoli originali e nuove prospettive d’ascolto e abbiamo disegnato il cartellone con l’intenzione che fosse innanzitutto vivo e cangiante, anche in un anno difficile e ancora carico di incertezze come questo 2021”.

Laura Canale, Presidente Officine del Levante, organizzatore del Festival: “Con le nostre piccole Officine ci siamo abituati ormai da tempo a fare grandi cose con la consapevolezza dell’importanza che ha il Festival per tutto il sistema produttivo di Levanto. Siamo inoltre felici di poter avere i musicisti dal vivo e sentirli suonale nelle strade e nelle piazze della nostra città che da sempre testimonia il suo impegno per la bellezza e la cultura. Levanto è sempre di più una “casa al mare” ideale per musicisti, artisti e portatori di bellezza”.

Sedi del Festival a Levanto sono la Chiesa di Sant’Andrea, storica culla delle iniziative “Amfiteatrof”, la Loggia medievale, la Piazzetta della Compera e l’Auditorium della Ospitalia del mare, luoghi suggestivi per l’ascolto musicale en plein air. Qui avranno luogo i concerti più colorati e festosi, come quelli di Ziganoff, di Bellanöva e di Max Manfredi.

Nel cartellone anche due spettacoli originali nati per il Festival, nei quali sono impegnati in prima persona i due Direttori artistici. Fausto Cosentino mette in scena uno spettacolo musicale nato dall’ironia surreale di Erik Satie, mentre Tiziana Canfori dà vita, insieme al soprano Mirella di Vita e all’artista Simone Fareri, a un’interpretazione “a tre chiavi” della ponderosa Winterreise di Schubert.

Si ascolterà molta musica e si parlerà di musica. Per questo, intorno ai quindici concerti del cartellone principale nasce anche un Festival pomeridiano di parole che parlano di musica, i suoi mestieri, il ruolo nelle diverse manifestazioni della nostra vita, i suoi linguaggi che definiscono e uniscono identità di paesi e popoli diversi. L’ultima settimana spazio a tutti coloro che avrebbero voluto suonare uno strumento o semplicemente sono curiosi di provare: ogni giornata una modalità diversa di avvicinamento alla musica con la dimostrazione che tutti possono fare musica.

Perché la musica è vita, azione e coinvolgimento.

Levanto MusicFestival Amfiteatrof

Dal 2 luglio al 12 settembre 2021
Levanto (SP)
https://levantomusicfestival.it/

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Ufficio stampa
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Silvia Bianco  – silvia@lawhite.it