CUSTODIE CAUTELARI | Da Stef Burns ai Kutso

Appena giunto questo nuovo disco delle Custodie Cautelari ho avuto subito un flash e la memoria ha cercato tra i file del passato. Nel 2001 per mano di Sony troviamo il primo “Notte delle Chitarre” della band guidata da Ettore Diliberto. Ed oggi questo nuovo disco all’impronta sembra quasi voler proseguire il discorso partendo da un titolo inequivocabile: “Notte delle Chitarre (e altri incidenti)”. Un lungo raccoglitore di inediti (ben 15) in cui troviamo una distesa importantissima di collaborazioni e featuring, da artisti emergenti per i cori e altri corredi, a nomi portati della discografia contemporanea (tra autori, cantanti e musicisti). Firme preziose come quella di Stef Burns, Federico Poggipollini, Maurizio Solieri, Luca Colombo, Marco Ferradini, Cesareo, Matteo Gabbianelli dei Kutso, Giuseppe Scarpato e tanti altri. E proprio questi ultimi due nomi troviamo nel singolo di lancio di tutto il disco: “L’impossibile” di cui in rete troviamo il video ufficiale.

 

 

 

La prima curiosità è vedere che sono numerosi i brani che contano più di una featuring. Ma avete lavorato tutti assieme o uno per volta inseguendo i vari impegni?

Abbiamo lavorato spesso contemporaneamente anche da parecchi differenti studi, in particolare i mixaggi finali li ho fatto io (Ettore Diliberto) nello studio di Et-Team, la nostra etichetta. Molti hanno suonato sulle tracce da noi inviate e viceversa, le batterie le abbiamo realizzate all’Auditoria di Fino Mornasco, così come le chitarre di Burns, mentre Matt Backer faceva tutto in contemporanea dagli FPM studios di Londra…

 

E poi come avete deciso chi mettere assieme sullo stesso pezzo? Oppure avete lasciato libera scelta agli artisti?

Entrambe le cose. Conoscendo molto bene le peculiarità di ciascuno dei chitarristi, abbiamo proposto loro brani che hanno subito amato. Nel caso invece di Un giorno nuovo la musica è di Maurizio Solieri, in Se poi Dio c’è la musica è di Alberto Radius, in Concio la musica è di Mario Schilirò.

 

Ma soprattutto: avete scritto brani per raggiungere gli artisti o l’incontro tra Custodie Cautelari e le varie featuring sono stati casuali?

È un fatto abbastanza naturale,  suoniamo molto con ciascuno di loro e lo scambio è sempre curioso ed entusiasta. Nulla è casuale, sebbene non eccessivamente preordinato.

 

Ispirazioni e direzione artistica. A chi dovete gran parte della vostra scrittura?

Nel mio caso gli amori  sono davvero molti, per quanto riguarda i testi credo di essere influenzato da Paulo Cohelo, Isabel Allende, Pablo Neruda, Ivano fossati, Lucio Dalla, Fabrizio De Andrè.

Per le musiche, direi di essere stato influenzato da chiunque da Charlie Parker ai System Of A Down.

In un periodo di grande crisi, credete che sia questa la formula vincente per la musica?

La musica va allontanata dai concetti di vittoria e di sconfitta. Si tratta di uno strumento utile a vivere meglio. Vedo che ai concerti viene molta gente, quindi  è una formula funzionale.

 

Chiudiamo con il video de L’impossibile. La vita, il mondo, l’uomo sulla terra in una visione utopica. Quanto stiamo massacrando tutto questo?

Non abbiamo fatto altro in tutta la nostra storia documentata. Ora siamo giunti ad una fase di collasso determinata da fin troppi fattori, il clima, “il progresso”, l’analfabetismo, la sovrappopolazione, il razzismo….tutte cose tristemente nostre.