CATERINA PALAZZI 4tet per la rassegna OFFICINAMUSICA – San Leucio (CE), 15 febbraio 2013

OFFICINAMUSICA


contaminazioni e altri suoni



 


presenta



 


CATERINA PALAZZI QUARTET



 


Venerdi’, 15 febbraio 2013 Ore 21.30


Officina Teatro, viale degli antichi platani 10 – San Leucio (CE)



 


Una produzione Sound Contest, in collaborazione con OfficinaTeatro


e con la direzione artistica di Antonio Feola



 


Un luogo fisico nel quale condividere esigenze ed aspettative, scambiarsi commenti, umori e sensazioni. Un spazio che evochi partecipazione e comune sentire. Uno stimolante punto di aggregazione, un simposio di idee capace di catalizzare la creativita’ degli artisti. OFFICINAMUSICA nasce e si caratterizza come vero e proprio laboratorio dedicato alla musica improvvisata e alle musiche “altre”, com’e’ nello spirito di SOUND CONTEST. Uno spazio “Off”. Una vecchia fabbrica dismessa. Un luogo scomponibile dove il palco diventa platea e viceversa. OFFICINAMUSICA come momento di aggregazione, punto di riferimento, luogo di resistenza in un momento storico che sembra offrire solo un futuro “critico”.







Il nuovo appuntamento con la programmazione 2013 di OFFICINAMUSICA avra’ come protagonista il progetto in quartetto della giovane contrabbassista e compositrice romana CATERINA PALAZZI, artefice nel 2010 del fortunato e acclamato album di debutto “Sudoku Killer”. Classe 1982, talento dalla tecnica grintosa e dalla penna felicemente ispirata per sonorita’ estremamente moderne e magistralmente combinate con sapienza melodica, Caterina Palazzi schiera al suo fianco musicisti di ottimo spessore tecnico che sanno dar corpo alle sue composizioni integralmente originali: Danielle Di Majo al sax alto, Giacomo Ancillotto alla chitarra elettrica (ospite anche nell’album “Tribe” di Enrico Rava) e Stefano Costanzo alla batteria. Al Jazzit Award del 2010 Caterina Palazzi e’ stata votata come prima migliore compositrice italiana e quinto miglior contrabbassista italiano mentre “Sudoku Killer” e’ risultato il secondo miglior album italiano. La musica di Caterina Palazzi riesce a creare una sorta di universo letterario musicale piuttosto atipico nel musicista jazz contemporaneo, con le sue esplorazioni sonore fascinosamente intriganti e psichedeliche, strettamente correlate ad atmosfere e armonie mediterranee. In particolare “Sudoku Killer” (Zone di Musica, 2010) si rivela come un concept mentale e musicale dai tratti inquietanti e romantici al tempo stesso, un “jazz noire” in cui la passione per lo spirito inventivo del rock acid-prog anni ’60 e ’70 incontra la “forma canzone” per dar vita a raffinate alchimie algebrico-letterarie e suggestivi richiami cinematografici. Un mondo musicale che si sviluppa spesso e volentieri in percorsi e temi diversi all’interno del medesimo brano, innescando cosi’ interessanti “incontri-scontri” di idee, generi, ritmi e motivi a tutto vantaggio di una formula sonora leggermente caustica ma sempre accessibile e assolutamente godibile. Un concerto e un repertorio imperdibili, per sondare la freschezza e la molteplicita’ delle piste musicali e culturali su cui viaggiano oggi composizione e libera improvvisazione.




 


“Il jazz e’ sicuramente il genere che si avvicina di piu’ alle mie composizioni, ma c’e’ chiaramente una grande influenza rock, indie, mediterranea, a volte psichedelica… c’e’ una fortissima linea melodica semplice e ricorrente, che fa sembrare le canzoni orecchiabili. Cerco di suonarle con ‘spirito punk’, ovvero: non importa se suoni due note o mille, giuste o sbagliate, l’importante e’ avere il trasporto emotivo giusto e la giusta grinta … credo che la musica, anche quando e’ strumentale, racconti di qualcosa, o evochi atmosfere particolari, forse non e’ facile capirlo da subito ma poi ci si arriva. Nel mio caso, non parto con un argomento scelto a tavolino per poi scrivere un pezzo che lo narri, e nemmeno scrivo il pezzo per poi ‘inventarmi’ una storiella da unire. Di solito avviene questo: vedo per esempio un film che mi colpisce e che mi lascia una sensazione particolare… poi dopo un pò di tempo comincio a scrivere un pezzo senza pensare a nulla … quando il pezzo comincia a prendere forma mi accorgo che la sensazione che provo e’ la stessa di quella del film, quindo capisco che quella composizione parla a grandi linee di quell’argomento.” (Caterina Palazzi)



 


Prima del concerto degustazione di vini campani offerta da Marina Alaimo – Acino Ebbro Wine Consultant, comunicazione ed eventi nel settore enogastronomico.



 


 


 


Info: 0823.363066


www.soundcontest.com


info@soundcontest.com


posti limitati – prenotazione obbligatoria