CASPIO: una generazione in bilico, sempre tutto maiuscolo e le sere per dimenticare

É uscito giovedì 30 maggio 2024, “QUESTA SERA” (in distribuzione Believe Music Italia), il nuovo singolo di CASPIO. Un brano quasi punk rock e upbeat. Così presi dalle cose superflue da dimenticarci delle persone, “QUESTA SERA” ci ricorda quanto di poco umano ci sia rimasto. CASPIO ci invita ad avere il coraggio di dimenticare, almeno per una sera, cosa dobbiamo fare domani, di non avere paura del futuro, di scrollarci di dosso tutto il superfluo per sentirci, ancora una volta, vivi. Quindi, questa sera, facciamo finta che nulla possa farci male e riempiamo il vuoto con qualcosa che valga davvero.

QUESTA SERA” è il secondo brano estratto dal prossimo album di CASPIO in uscita nell’autunno/inverno del 2024.

Noi lo abbiamo intervistato, conquistati da questo suo ritorno.

1. “QUESTA SERA” affronta un tema particolarmente significativo per la nostra generazione, cioè la paura del futuro. Come te la vivi? E soprattutto, questa paura ha anche a che fare con il tuo percorso e con la tua musica?

Diciamo che, a guardarsi bene intorno, il futuro che ci si prospetta non appare dei più rosei. Mettiamoci anche che non sono esattamente un ottimista e le cose prendono proprio una brutta piega. “QUESTA SERA”, però, mi aiuta a ricordare che, di tanto in tanto, è anche giusto prendere una boccata d’aria e lasciare che l’angoscia scivoli un po’ via. Non è menefreghismo, è autoconservazione.

2. Come strumentazione e modo di lavorare in studio, come sono cambiate le cose rispetto a quando hai lavorato a “fugit”, il tuo precedente disco?

La strumentazione che ho utilizzato per “fugit” ci poteva stare in una piccola valigia. Nel nuovo disco, solo il chitarrista, è alto più di due metri.

Però è vero, fatto di carne, di sudore, di corde che si spezzano e pelli che si rompono.

3. Le persone che lavorano con te, dalla produzione alle grafiche, son però sempre le stesse. Possiamo dire che sei “cambiato” solo tu?

Io non sono cambiato, mi sono solo ritrovato. Evidentemente, le persone che mi hanno sempre circondato, fino al primo ascolto dei pezzi, non hanno notato niente.

4. In che periodo della tua vita è nato “QUESTA SERA”?

E’ nato un paio di anni fa. Mi sono svegliato con il giro di basso in testa e l’idea che dovessi scrivere qualcosa che mi scrollasse di dosso il mio proverbiale pessimismo per la vita.

Erano le 6 del mattino, sembrava poter essere una bella giornata di sole se non fosse che la bora soffiava a 140km/h: non poteva che uscirne un pezzo da 165bpm.

5. E in che modo sei un cantautore “atipico”?

Io cerco di uscire dagli schemi, di non essere e non fare come la maggior parte delle persone, di non seguire le regole del mercato, di fare la musica libera.