Negli anni Sessanta, Beat esprimeva ribellione, battito, ritmo. Oggi, Bit è connessione, condivisione, partecipazione. La Bit Generation si nutre e si esprime attraverso la software culture. I giovani, ‘figli dei fiori virtuali’, navigati navigatori di internet, sono tra i principali fruitori delle tecnologie digitali.
Il disco vede la partecipazione di numerosi ospiti, da Edoardo Bennato al celebre studioso Derrick de Kerckhove.
Bit Generation apre e chiude l’omonimo album di Lello Savonardo, con la duplice versione: il dub del dj Danilo Vigorito (il singolo) e il mix originale dall’andamento reggae, penultima canzone del disco. Il brano racconta le nuove generazioni che comunicano, si esprimono e danno vita a linguaggi innovativi, attraverso i media digitali. Giovani creativi, “poeti urbani”, “selfie in cerca di un’identità”, neet disorientati e startupper, sempre connessi e socialmente impegnati, che “scendono in piazza se la gente muore”, con una loro “visione”, “al di sopra di ogni regola e religione”.
Il videoclip del singolo Bit Generation è stato girato, tra le diverse location, anche nella metropolitana dell’arte di Napoli, con gli studenti del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università Federico II di Napoli, in collaborazione con l’Osservatorio Giovani dello stesso Ateneo e con la partecipazione dell’Assessore ai Giovani, Creatività e Innovazione del Comune di Napoli, Alessandra Clemente.
È firmato dal regista Luigi Marmo e prodotto dalla casa di produzione Hobos Factory.
Dopo il libro (FrancoAngeli, 2013), il ciclo di seminari all’Università Federico II di Napoli (con Jovanotti, Roy Paci etc.) e il programma radiofonico (su F2 RadioLab dell’Ateneo Federico II), oggi Bit Generation è anche un disco. Il sociologo Lello Savonardo torna nelle sue vesti di cantautore con un concept album che coniuga i suoi interessi scientifici con la sua passione per la musica. Sono 13 i brani (12 + una ghost track) che compongono il disco Bit Generation, prodotto da La Canzonetta Record, con il management di Aldo Foglia e la direzione artistica di Raffaele Lopez e Giuseppe Scarpato. Un progetto culturale, work in progress, che investe diversi ambiti.
All’album hanno partecipato, tra gli altri, artisti come Edoardo Bennato, che firma il testo de “L’Equilibrista” e suona l’armonica in due brani, Gennaro T e Mario4mxFormisano degli Almamegretta, Maurizio Capone, che interviene con il suo sound ecologico nel “Sole della Tribù”, il percussionista/rapper/attore Ciccio Merolla, il dj Danilo Vigorito, che firma la versione dub di “Bit Generation”, il rapper e dj di Radio Deejay Gianluca Tripla Vitiello, il bluesman Gennaro Porcelli, il premio Tenco Giovanni Block, ma anche il guru della comunicazione ed erede intellettuale di McLuhan, Derrick de Kerckhove, che recita alcuni versi del brano “Always on”, ispirato alle sue teorie sulle culture digitali. La copertina e la grafica dell’album è di Alessandro Rak, premio Oscar europeo (European Film Awards) per la regia del film di animazione “L’Arte della Felicità”.
BIO
Lello Savonardo, sociologo e cantautore, insegna “Teorie e Tecniche della comunicazione” e “Comunicazione e Culture giovanili” presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. È autore di numerosi saggi sull’universo giovanile e i linguaggi musicali, tra cui Sociologia della Musica. La costruzione sociale del suono, dalle tribù al digitale (Utet, 2010) che, nel 2014, è stato pubblicato in lingua francese in tutto il mondo francofono da Academia/L’Harmattan.
In qualità di sociologo della musica, Lello Savonardo ha promosso, nelle università italiane, numerose iniziative culturali sui linguaggi della creatività con artisti come Jovanotti, Ligabue, Lucio Dalla, Edoardo Bennato, Alex Britti, Subsonica, Franco Battiato, Carmen Consoli, Piero Pelù, 99Posse, Almamegretta, Planet Funk, Roy Paci, Rocco Hunt etc.
I suoi interessi scientifici sposano da sempre la sua passione per la musica. In qualità di cantautore, ha al suo attivo numerosi concerti, collaborazioni con artisti e musicisti di rilievo nazionale, la pubblicazione del CD “Savonardo” e riconoscimenti prestigiosi, tra cui il Premio Lunezia che, nella stessa edizione, ha visto la partecipazione anche di Fernanda Pivano e Fabrizio De Andrè.
Tra le sue attività scientifiche ed accademiche, coordina il progetto Contamination Lab Napoli promosso dall’Università Federico II, in collaborazione con il Miur e il Mise; è componente del consiglio direttivo dell’Associazione Italiana di Sociologia (AIS) e del comitato scientifico della relativa sezione di comunicazione (PicAis); coordina l’Osservatorio Territoriale Giovani (OTG) dell’Università di Napoli Federico II e F2 RadioLab, la webradio dello stesso Ateneo.
Tra le sue numerose pubblicazioni, Bit Generation. Culture giovanili, creatività e social media (FrancoAngeli, 2013), che ha ispirato un ciclo di seminari con artisti (tra cui Jovanotti e Roy Paci), una trasmissione radiofonica e ora un album discografico, che conta numerose collaborazioni. L’universo giovanile, i mutamenti sociali, culturali e tecnologici sono al centro dei brani che compongono il disco Bit Generation (La Canzonetta Record, 2015).
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