I BAD PROFILE sono un gruppo alternative rock di quelli che spaccano di brutto, senza fronzoli… di quelli che se li vedi live te li ricordi di certo per il suono “puro e duro” che una volta finito il concerto ti accompagna fino a casa. D’altronde hanno tanta gavetta e mestiere alle spalle ed hanno suonato su palchi di rilievo come l’Alcatraz di Milano e il Whisky a Go Go di Los Angeles.
In equilibrio tra una ferrea disciplina d’impronta classic-rock e furia liberatoria, la band è di fresca uscita con un Ep d’impatto – ONE MORE TIME – che ben si conforma alla scena rock, o meglio alla scena internazionale, dato che il taglio è legato a sonorità più tipicamente U.S.A. ed i brani sono tutti cantati in lingua inglese.
Già dalla prima traccia, “One More Time”, si può avvertire tutta l’energia e la maestria dei componenti nel maneggiare riff urticanti, che affondano poi in melodie come se i Tool o i Blind 142 si fossero trasferiti improvvisamente in Italia, oggi, grazie ad un balzo temporale.
Bella “Wake Up” che parte con un riffone di chitarra e quindi giù con voce graffiante; con la melodia che va a sciogliersi in un suono senza tempo, che ci riporta a nostalgie degli anni ’90 e di chi quegli anni d’oro li ha vissuti.
Un monolite rock che si muove veloce ed inesorabile verso il suo traguardo, che ha il suo momento di punta e “relax” nella più soft “Mistake” che va a concludere degnamente questo sogno a stelle e strisce, immaginando tante braccia tese e accendini accesi scossi nel vento. Un percorso musicale breve di cinque tracce, che però è in grado di suscitare forti emozioni pur arrivando in ritardo sui tempi di circa un ventennio.
Consigliato per chi ha amato il decennio degli anni novanta e vuole rivivere quel periodo storico assaporandone tutte le sensazioni. Un Ep bello da ascoltare e riascoltare, ovviamente al volume giusto. Molto Alto! Altissimo!