Aperitivo in Concerto – 13/12/2009 – Teatro Manzoni – Milano

COMUNICATO STAMPA


Domenica 13 dicembre 2009 ore 11.00


Teatro Manzoni
via Manzoni, 42 – Milano


UNICA DATA ITALIANA


CONCERTO DI NATALE


DALLE STRADE DI CHICAGO AI TEATRI DI NEW YORK,
L’ESALTANTE SPETTACOLO
DEL PIU’ IMPORTANTE GRUPPO DI OTTONI SULLA SCENA DI OGGI


HYPNOTIC BRASS ENSEMBLE
feat.: KELAN PHIL COHRAN


tromba
Kelan Phil Cohran


tromba
Jafar “Yoshi” Graves
Tarik “Smoov” Graves
Gabriel “Ben Yehuda” Hubert


cornetta
Amal “Baji” Hubert


trombone
Saiph Graves


trombone basso
Seba Graves


sousaphone
Tycho Cohran


euphonium
Uttama “Rocco” Hubert


batteria
Gabriel Wallace


 “Aperitivo in Concerto” presenta per la prima volta a Milano, domenica 13 dicembre 2009, alle ore 11.00, presso il Teatro Manzoni (via Manzoni 42, Milano), una celebre e trascinante banda di ottoni, lo Hypnotic Brass Ensemble, che per la prima volta in Italia si presenta guidato dal grande trombettista Kelan Phil Cohran.
Hypnotic Brass Ensemble e’ un giovane collettivo con base operativa tra le affollate e caotiche strade di Chicago, uno dei crocevia della cultura afroamericana, dove la musica ha radici profonde e dove il gruppo nasce nel 1999: per anni, infatti, i giovani componenti del complesso, tutti studenti dell’A.A.C.M. (Association for the Advancement of Creative Musicians) si sono espressi esclusivamente come street-band suonando tra cunicoli della metro e marciapiedi della propria citta’. La loro musica e’ un teatrale, coinvolgente e trascinante me’lange di jazz innestato su travolgenti ritmi funky e esaltato dalle potenti sonorita’ degli ottoni; il tutto e’ scolpito da nove elementi, tra fiati (quattro trombe, due tromboni, un baritono, un sousaphone) e percussioni. La freschezza, l’esultante vitalita’ e la scorrevolezza (gli incastri armonici paiono quasi di natura hip-hop) che caratterizza ogni composizione e’ semplicemente affascinante e spettacolare. I membri dell’Hypnotic Brass Ensemble, oggi trasferitisi a New York, amano mischiare le carte, sporcarsi le mani con i generi di musica piu’ disparati, appoggiandosi a una lunga gavetta e rivendicando con orgoglio di suonare