Il batterista francese Antoine Cara ha iniziato a lavorare al suo album “Status Quo” nel maggio 2024. Il progetto include nove tracce originali che spaziano tra jazz funk e latin, arricchite da sezioni di ottoni e performance di artisti ospiti di grande talento. L’obiettivo era quello di creare un album che fondesse le influenze del blues, disco, funk, latin, jazz e pop, generi che hanno sempre ispirato l’artista sia a livello armonico che ritmico.
Musicisti e ospiti
L’album vanta collaborazioni prestigiose:
Mike Stern, leggendario chitarrista jazz, suona assoli in tre brani, aggiungendo il suo inconfondibile tocco virtuoso. “Collaborare con Mike è stato un sogno che si avvera,” racconta Cara; Randy Brecker, vincitore di un Grammy Award, partecipa con assoli di tromba e flicorno in tre tracce, utilizzando effetti come WahWah e delay per creare linee funky e blues; Kevin Reveyrand, bassista virtuoso, ha contribuito con il suo groove in tutto l’album; Oz Noy, chitarrista jazz di fama internazionale, suona un assolo in una traccia; Nazim Kri, chitarrista franco-algerino, regala il suo sound unico a “Deja Vu”, una traccia soul/pop/jazzy; Yvonnick Prene, armonicista affermato, suona in due brani, portando il suo stile raffinato; Yannick Soccal, sassofonista francese, aggiunge energia e profondità con il suo sax tenore in tre brani; Jerry Leonide, straordinario pianista, esegue assoli di Rhodes in “Wrong Turn” e “Let’s Play”.
Questi artisti, provenienti da percorsi musicali e culturali diversi, hanno contribuito a creare l’essenza e l’atmosfera unica di “Status Quo”.
L’idea dietro l’album
“Status Quo” è il primo album di Antoine Cara, nato dal desiderio di creare una musica energica e coinvolgente, ricca di strumenti come fiati, percussioni, chitarre e tastiere. Ogni ospite ha aggiunto il proprio stile unico, rendendo ogni brano speciale.
“Ho sempre amato album come The Birthday Concert di Jaco Pastorius e le opere dei Brecker Brothers,” spiega Cara. “Da appassionato di groove e funk, volevo comporre musica che ruotasse attorno a queste vibrazioni, dando un ruolo centrale alla batteria, sia come parte dell’ensemble che come strumento solista.”
L’album rappresenta anche una sfida personale per Antoine, che ha voluto mettere alla prova le sue abilità di produzione e mixaggio nei generi jazz e funk, lontani dal suo passato nella musica dance elettronica.
Tracklist
- “Wrong Turn” – Un brano funky dal groove deciso con influenze blues.
- “Better Late Than Never” – Un tempo più lento, ma radicato nel funk e jazz.
- “Status Quo” – Brano funky veloce ed energico.
- “When We Were Young” – Una ballata dalle armonie pop, che abbassa i toni.
- “Take It Easy” – Una traccia esplosiva, dominata dalla sezione fiati.
- “Deja Vu” – Un brano soave con tocchi di pop ed elettronica e una melodia memorabile.
- “Let’s Play” – Una jam tune basata su groove e riff piuttosto che su linee melodiche.
- “Quiproquo” – Un brano latin fusion ispirato alle bande di ottoni, allegro e spensierato.
- “Nevermind” – Una traccia jazz uptempo pensata per divertire e sfidare gli esecutori.