POMIGLIANO JAZZ
in CAMPANIA
XVIII edizione – dal 15 al 22 settembre 2013
venerdì 20 settembre
Archie Shepp
quartet + ONJ
sabato 21 settembre
Benny Golson
quartet
Parco delle Acque – Pomigliano d’Arco (NA) –
Ingresso gratuito
Dopo l’annuncio dei concerti d’apertura e chiusura con
Ludovico Einaudi (15 settembre all’Anfiteatro Romano di Avella) e Enrico
Rava eamp; PMJL (22 settembre alle Basiliche Paleocristiane di Cimitile),
la XVIII edizione del Pomigliano Jazz in Campania accoglie due leggende
del jazz: Archie Shepp e Benny Golson. I due maestri del sax
tenore si esibiranno al Parco delle Acque di Pomigliano D’Arco (NA)
rispettivamente il 20 e 21 settembre.
Esponente di spicco dell’avanguardia newyorkese, Archie Shepp – il poeta della nazione nera –
ritorna al festival diretto da Onofrio Piccolo , dopo lo strepitoso concerto
del 2010. Scoperto da Cecil Taylor e affermatosi insieme a John
Coltrane, fin dagli anni ’60 è stato il portavoce della rivendicazione e
della denuncia degli afroamericani. Nella sua unica data italiana, il
sassofonista classe 1937 è accompagnato dal collaudato quartetto che vede Tom
Mc Clung al pianoforte, Darryl Hall al contrabbasso e Steve Mc
Craven alla batteria. A impreziosire il suo live, la presenza dell’Orchestra
Napoletana di Jazz diretta da Mario Raja che dialogherà col jazzista
della Pennsylvania dando vita a un progetto inedito. Tra brani di Shepp,
standard jazz, classici della tradizione partenopea – come “Torna a Surriento”
– va in scena una performance che unisce la musica nera americana con quella
napoletana, nel solco della massima libertà espressiva. Autore di capolavori
assoluti come “Fire Music”, “Attica Blues” e “The Cry of My People”, Archie
Shepp ha scritto anche opere per il teatro – “The Communist”, “June Bug
graduates tonight”, “Lady Day: A Musical Tragedy” – e insegnato
all’università del Massachussets.
Classe 1929, definito “l’architetto del suono”, Benny Golson è autore di capolavori considerati
a tutti gli effetti standard: “I Remember Clifford” (in memoria dell’amico
Clifford Brown), “Stable Mates” , la mitica “Killer Joe” (interpretato anche
dai Manhattan Transfer) e “Along Came Betty”. Nel corso della sua straordinaria
carriera ha suonato nelle band di Dizzy Gillespie, Benny Goodman,
Lionel Hampton, Earl Bostic e soprattutto Art Blakey. Per
anni, infatti, è stato il sassofonista dei Jazz Messengers,
scrivendo alcune delle composizioni più celebri del gruppo come “Blues
March” e Whisper Not”. Insieme al trombettista Art Farmer ha formato il Jazztet,
uno dei combo più eleganti e sofisticati del periodo hard bop.
Compositore, arrangiatore, autore di testi, produttore, attore (ha
recitato nel film di Steven Spielberg, “The Terminal”), Golson ha
scritto anche musiche per orchestra, per il cinema e la televisione. Sul palco
del Pomigliano Jazz sabato 21 settembre, nella sua unica data al sud Italia,
sarà accompagnato da un trio inedito: Antonio Faraò al pianoforte, Aldo
Vigorito al contrabbasso e Claudio Romano alla batteria.
Due miti assoluti al Pomigliano Jazz che anche
quest’anno si tiene in versione itinerante puntando, oltre che sulla musica,
sulla valorizzazione di luoghi d’interesse storico e culturale del vesuviano e
alto nolano. Proponendo itinerari turistici ed enogastronomici che coinvolgono
i comuni di Pomigliano d’Arco, Ottaviano, Somma Vesuviana,
Sant’Anastasia, Pollena Trocchia, Cimitile, Roccarainola
e Avella.
L’edizione 2013, inoltre, segna l’avvio di Green
Jazz, progetto finalizzato alla riduzione dell’impatto ambientale del
festival, limitando la produzione dei rifiuti, agevolando la raccolta
differenziata sui luoghi dei concerti, utilizzando materiale riciclato
per gli allestimenti e promuovendo il risparmio energetico e l’utilizzo
delle energie alternative.
Info: www.pomiglianojazz.com
– tel. 0818032810 – 333 9506712