Sabato 10 dicembre quarta serata del “DiVino JAZZ Festival ” XII edizione 2016, rassegna ideata e diretta da Gigi Di Luca, organizzata e cofinanziata dal Comune di Trecase, in partenariato con i Comuni di Boscoreale, Boscotrecase, Terzigno e finanziata dalla Regione Campania , nella sala del Museo Emblema di Terzigno due concerti: il primo con Andrea Rea trio con Andrea Rea al pianoforte, Aldo Capasso al contrabbasso e Gianluca Brugnano alla batteria e il secondo concerto con Giulia Mazzoni al piano per il suo nuovo progetto “Room 2401”.
Andrea Rea, in questa inedita formazione, ha presentato alcuni brani della musica italiana e internazionale completamente rivisitati con atmosfere jazzistiche come nel caso del brano con il quale ha aperto il concerto “Almeno tu nell’universo” per passare a “Just in time”, “Ultimo tango a Parigi”, due composizioni al piano dello stesso Rea, e una straordinaria versione di “My favourite Things” e “Caravan”. Molto emozionante l’omaggio alla musica indimenticabile di Pino Daniele con “Quando” e per concludere una straordinaria versione ritmica di “Cantaloupe Island”.
Giulia Mazzoni, seppur molto giovane (27 anni) è già considerata una compositrice e pianista affermata, ha conquistato critica e pubblico più esigente, presentando un curriculum di tutto rispetto con la vittoria al Premio Ciampi e la partecipazione al concerto di Natale di RaiUno (2013), una tourneè di grande successo in Cina (2015) solo per citare alcune tappe della sua folgorante carriera. Dopo il successo del suo primo CD “Giocando con i bottoni” del 2013, presenta il nuovo disco “Room 2401 “ un affascinante viaggio musicale e interiore tra classico e moderno, impreziosito dall’importante collaborazione con il Maestro Michael Nyman (autore tra l’altro della colonna sonora del film Premio Oscar “Lezioni di Piano” il quale ha realizzato per lei una versione per due pianoforti di “The Departure”). Il disco contiene 15 brani per pianoforte che spaziano da melodie più dolci come “Wishes” ad altri più ritmici come “Silence” o con elementi di elettronica come “Merope”. Il brano “Room 2401” che da’ il titolo al disco ed è stato ispirato da una stanza a Chicago come raccontato dalla stessa pianista “Ho trovato la mia stanza, un giorno, in cima ad un grattacielo nella ‘città del vento’, aveva un numero, il 2401. Questo luogo ha segnato una svolta, l’inizio di un viaggio che mi ha portata a riflettere e a guardare dentro di me come persona ed artista. Molti compositori hanno parlato del concetto di “stanza” (Einaudi, Ezio Bosso che ha parlato delle 12 stanze dell’anima) io parlo di un luogo come di una specie di scrigno segreto nel quale riviviamo le nostre paure e ansie, raccontando la vita di tutti i giorni e i sentimenti più semplici ma allo stesso tempo più difficili da esprimere nella società di oggi”.
Durante il concerto ha eseguito molti brani del nuovo disco come “Winter dreams” , “Whises”, la stessa “Room 2401” , “The Departure”, “Get Lucky” e brani del suo precedente album come la dolcissima “Giocando con i bottoni” e l’omaggio al Maestro Nyman con “Where e when “ e al Maestro Philip Glass con “Truman’s Sleep, concludendo il concerto con “Piccola luce” augurando a tutti i presenti di continuare a “sognare” e “ricordare i propri sogni” facendo di tutto per poterli realizzare nella propria vita, così come lei stessa sta realizzando il suo che è quello di portare la sua Musica in tutto il mondo.
Recensione di: Annamaria De Crescenzo
Foto di: Mario Catuogno (SpectraFoto)