“Ali nel fango è un urlo ai ragazzi, soprattutto a quelli più giovani, nell’aprire gli occhi, nel pensare con la propria testa e secondo i propri valori. Per noi cresciuti in una realtà difficile e contorta, che per la maggior parte delle volte, abbiamo visto vincere le rinunce per cause più importanti. Questo pezzo è un modo per dare luce e voce a tutti quei sognatori, che, non devono smettere di credere in un futuro migliore.” Mārcy
Ciao Mārcy, da dove è saltata fuori “Ali nel fango”? Parlacene un po’.
Ciao a tutti, Ali nel fango nasce come urlo. Quando io e Fast abbiamo iniziato a scrivere il pezzo ci siamo fatti un esame di coscienza se così si può chiamare, appuntando sotto forma di parole chiave tutto ciò che ci innervosiva della nostra società.
Quali sono state le tue fonti di ispirazione?
Fatti di cronaca, ingiustizie, racconti personali e momenti di vita personale che mi hanno messo alla prova.
Domanda impegnativa: c’è un piccolo tour all’orizzonte? Dove ti si potrebbe ascoltare live?
Ci stiamo lavorando e sicuramente arriverà molto presto, il 2023 è stato importante in quanto ci ha permesso di aprire artisti come i Colle der Fomento, Tormento ed Esa, speriamo che il 2024 arrivi ancora più in là, ma per ora non posso aggiungere altro.
Pubblicare un album? Se sì, quando uscirà? Oppure continuerai facendo uscire singoli come esige la discografia di oggi?
Per ora usciranno 4 singoli durante il 2024 che precederanno il disco, il disco e in fase di scrittura, ancora non posso fare date ma arriva anche lui. Per me il disco è fondamentale, la scelta dell’artista nella scaletta, il filo conduttore e la morale dietro al disco, io ancora cerco il concept, l’anima dell’artista dentro il disco.
Il mondo musicale indipendente italiano è in forte crescita… credi si possa tornare ai tempi in cui la musica era davvero il centro di tutto, quando c’erano veri messaggi, vere emozioni e non soltanto finzioni e prodotti confezionati a tavolino?
Lo spero, sicuramente per noi è un obiettivo, non lo facciamo per i fronzoli ma per un messaggio reale che rappresenta noi, ma soprattutto chi ci ascolta.
Dove ti vedi da qui a dieci anni, artisticamente parlando? Ambizioni da raggiungere o semplicemente vivere il “carpe diem”?
Bella domanda, credo nel carpe diem ma niente piove da cielo, da qui a dieci anni posso solo dire che mi impegnerò per me stessa, per l’Hip Hop, avere davanti palchi importanti che mi permettano di spingere il più possibile il Rap.
Lasciaci un messaggio!
Il mio messaggio è quello di vivere, credere, sudare e realizzare. Se ci credi davvero non guardarti intorno vai avanti e fallo, credi in testo più che negli altri, si te stesso non il prototipo, poniti obbiettivi reali e non impossibili. È una scalata sì, ma va fatta passo dopo passo, in generale nella vita.