ALEXANDER HAWKINS  |  Togetherness Music (for Sixteen Musicians)

ALEXANDER HAWKINS
Togetherness Music (for Sixteen Musicians)
Intakt records CD 361
2021

Dagli esordi del trascorso anno, oltre a riscontrare il mutamento di packaging dell’elvetica Intakt records, peculiarmente abbiamo rilevato l’elevazione del tono progettuale del pianista ed autore britannico Alexander Hawkins.

Già coinvolto nel notevole Convergence quartet, e alla testa dello Alexander Hawkins Ensemble, del quartetto avant-garde co-condotto insieme alla vocalist Elaine Mitchener e co-leader del trio Decoy, ne era stata tra l’altro notata una solida prova in solo (“Iron into Wind”), tra numerose performance di svariato profilo in cui il talentuoso pianista ed autore da Oxford ha persistito, producendosi in progetti differenziati, che non hanno mancato anche orbite italiche (ad esempio le produzioni di nusica.org o alcune formazioni facenti capo a Roberto Ottaviano).

Il presente lavoro contiene nel titolo (“musica dello star insieme”) un riferimento semi-implicito alle stranianti condizioni di isolamento e della grave flessione relazionale del corrente periodo, e lo stesso Hawkins non ha mancato di illustrare le cautele osservate durante le sessioni di registrazione (che nei giorni correnti si danno per ormai banali e scontate), e qui sembra essersi affrancato anche dai “rischi” insiti nella “contaminazione” tra musicisti d’estrazione accademica ed improvvisatori, come focalizzato nelle note, che correttamente enfatizzano il differenziato carattere dei partecipanti, arruolando un quintetto d’archi investito alla performance di partiture contemporanee (il cui nome Riot Ensemble suonerà provocatorio se non estremo) accludendoli ad un ensemble di fisionomia aperta ed apparentabile ad un’orchestra da camera di profilo ‘avant’ – oltre alla special guest starring del veterano sassofonista Evan Parker, a sancire il dialogo e l’intercambio tra distinte (ma non certo separate, o incompatibili) fasce generazionali del Brit-jazz.

A quest’ultimo è affidato saliente protagonismo nella vorticosa apertura in solo di Indistinguishable from Magic in una prova d’emissione circolare per gorghi cromatici, che assume corpo ulteriore con l’ingresso corale di ottoni ed archi, mantenendo un impianto lineare fino alla conclusiva e catartica risoluzione delle tensioni.

Mutamento drastico di soundscape e spirito nella ben differente Sea No Shore, esordiente su un ludico e materico drumming ad introdurre capricciose sortite dei fiati, tratteggiando le movenze di un passaggio elegante, di clima notturno e d’antan; sotto l’assertivo titolo Ensemble Equals Together si disvelano strutturate figurazioni cameristiche, in cui la notevole coesione degli archi e le ineffabili increspature degli ottoni fungono da forza propulsiva e di sostegno verso la fantasmatica e a tratti spettrale tastiera, connotata da rarefatta eleganza da primo Novecento.

Di grottesche movenze l’apertura di Leaving the Classroom of a Beloved Teacher, che punta sugli squilibri dell’impianto, dominato dalle capricciose e dissonanti figurazioni del piano, su cui si coagula il ‘tutti’ orchestrale; notevoli la dilatazione temporale e la rarefazione sonora dell’ineffabile Ecstatic Baobabs, segnata dalle fusioni dinamiche tra gli strumenti ad arco.

Strutturata e danzante, la conclusiva Optimism of the Will investe tra smorzate pulsazioni del contrabbasso e sottile gioco di percussioni ed elettroniche, aprendo su sortite disarticolate e ripartite tra tastiera, tromba e di nuovo il fluviale sax soprano, conducendo senza prevedibilità al compimento di un concentrato masterpiece d’espressione free.

Se dunque del Nostro non ci erano sfuggiti valore e dimensioni d’impegno, la presente “Togetherness Music” ne rappresenta una valorizzazione ulteriore e certa, preziosa non soltanto per la compiuta differenziazione delle sei stanze musicali in cui è articolata, amministrate entro un senso aperto dell’invenzione, partecipativa e non certo cosmetica; e se ad un anno dall’uscita del presente lavoro, è annunciata la pubblicazione di un’ancora nuova formula del pianista e autore (la formazione Mirror Canon in “Break a Vase”) che ne traccia altre diversificate traiettorie, ad indice della inesaurita creatività, ci si può congedare dall’anno trascorso con le medesime impressioni sui primi ascolti di “Togetherness Music”, opera dell’ingegno da candidare (in un 2021 non certo parco di proposte) come uno tra gli album di maggior compimento ed ambizione.

 

 

Musicisti :

Alexander Hawkins, pianoforte, composizioni
Evan Parker, sax soprano
Aaron Holloway-Nahum, direzione
Rachel Musson, flauto, sax tenore
Percy Pursglove, tromba
James Arben, flauto, clarino basso
Neil Charles, contrabbasso
Mark Sanders, batteria, percussioni
Matthew Wright, elettroniche
Benedict Taylor, viola
Hannah Marshall, violoncello

The Riot Ensemble:
Mandhira de Saram, violino
Marie Schreer, violino
Stephen Upshaw, viola
Louise McMonagle, violoncello
Marianne Schofield, contrabbasso

Tracklist:

01. Indistinguishable From Magic 9:31
02. Sea No Shore 7:24
03. Ensemble Equals Together 6:57
04. Leaving the Classroom of a Beloved Teacher 8:31
05. Ecstatic Boababs 8:50
06. Optimism of the Will 9:33

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