Sento di ricordare a modo mio la scomparsa del grande Joe Amoruso riproponendo la recensione di “Accordati Con Me – Le Alchimie Della Musica”, un suo libro+CD, scritto nel  2005 per la collana NoteInedite – Sigma Libri, in cui emergono prepotentemente le doti di umanità, la poesia e il lirismo che si sono costantemente intrecciati alla sua musica nel corso della sua vita e della sua produzione artistica.  Auspico anche fortemente che questo libro+CD, che ad oggi mi risulta introvabile in commercio, possa essere oggetto di attenzione da parte dell’Editore Sigma Libri per una ristampa, che incontrerebbe certamente l’attenzione e il gradimento dei tantissimi estimatori di questo impareggiabile artista.

Il nome di Joe Amoruso, pianista, tastierista e compositore della scuola jazzistica napoletana, certamente non Ha bisogno di alcuna particolare presentazione. Solo per qualche lettore più distratto, ricordiamo che è stato uno dei collaboratori della prima ora – a nostro avviso componente fondamentale – all’epoca dei primi successi di Pino Daniele.

Da allora tanta musica e tanta storia sono passate, ciascuno ha percorso la propria strada, ciascuno ha conseguito le proprie soddisfazioni ed i propri successi nella circostanze appropriate, ed oggi il nostro Joe ha pensato bene di fermarsi un attimo a riflettere e di fare un bilancio di questa prima ventina d’anni trascorsi nel mondo della musica da professionista.

E lo fa in un modo diverso, accompagnando alla musica, che già sappiamo essergli particolarmente congeniale, un libro, Accordati con me. Le alchimie della musica, inserito nella collana NoteInedite edito dalla Sigma Libri del Gruppo Simone. Nel libro Joe racconta quelli che lui stesso definisce “i suoi appunti”, i ricordi e le sensazioni che hanno ruotato e sono in qualche modo entrati a far parte della “sua” musica, costituendone l’aspetto spirituale, l’essenza più interiore, l’animo più profondo.

A suo modo, quindi, ci svela aspetti impensabili ed inediti di quel suo mondo fantastico, a tratti incantato, in cui prendono forma le sue composizioni; quella che lui stesso definisce “l’alchimia”, termine che da solo induce all’esoterismo, alle sensazioni trascendentali fino al paranormale, ai confini tra sogno e realtà, alla spiritualità, antitesi pura a tanti falsi tecnicismi musicali, studiati a tavolino per realizzare facili guadagni impressionando la parte più superficiale e massificata del pubblico. Pur sapendo che ogni musicista possiede un proprio mondo fantastico interiore, ora che Joe ha dischiuso per noi le porte del suo, ci scopriamo favorevolmente sorpresi e comprendiamo subito che, sarebbe stato francamente difficile, se non impossibile, descrivercelo se non accompagnando la forza della parola a quella della musica.

Sono tanti gli aneddoti che ci racconta. Di un metodo per calcolare, secondo precisi calcoli astrologici legati alla data ed al luogo di nascita di ciascuno di noi, progressioni numeriche che, riportate in scale musicali, rappresentano la musica personale di ognuno di noi; ogni musica, a sua volta, può essere intrecciata con quella di altri per riscontrare le affinità tra le persone. Oppure di un pianoforte scordato, impossibile da suonare, col quale, grazie alla forza del coinvolgimento delle persone presenti, era riuscito a cavare comunque delle buone note ed impressionato favorevolmente i suoi ascoltatori. Si scoprono così anche gli aspetti umani più interiori di Joe, quelli di una persona semplice, un antidivo, che preferisce la semplicità ed i rapporti sinceri e spontanei ai freddi ed inutili formalismi e che ci propone così la sua visione della musica, del canto, degli accordi, della composizione e dell’improvvisazione; ce li racconta e ce li spiega associandoli a mille altre espressioni umane, dalla magia alla filosofia, dall’amore alla pittura, all’astrologia ed all’esoterismo.

E’ talvolta sorprendente scoprire le affinità stilistiche che si possono riscontrare tra il modo di fare musica di un artista ed il suo modo di scrivere; ascoltando la musica che Joe Amoruso ci propone nel CD allegato al libro si ha la sensazione di attraversare un mondo onirico, impalpabile ed immateriale; le note non sembrano neppure seguire un filo prestabilito ma pare siano suonate all’impronta.

In lui sono uniti un fine esecutore ed un attento ascoltatore, finemente variegati; una mano che, quasi da sola, sa cosa fare, quali tasti del piano toccare affinché essi accendano quelli dell’anima, ed un orecchio che sa ascoltare con attenzione ciò che la mano esegue, compiacendosene e suggerendo mille possibili evoluzioni, tra le quali la mano sceglie come proseguire nel sogno… e così via fino alla fine.

 

Musicisti:

Joe Amoruso, piano solo
Antonio Onorato, guitar (brano 04.)

Brani:

01. J & M part 1
02. J & M part 2
03. Salmodia
04. The gardener
05. Live ad Alberobello

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Edizioni Simone