È uscito venerdì 30 agosto per Giungla Dischi “Un libro da capire”, il singolo di debutto di Marco Epicoco, in arte LEO. Un brano autobiografico che parla della consapevolezza di vivere una vita incerta, buia e difficile che porta alla continua ricerca di se stesso. Poi, all’improvviso, una donna. Una donna come sinonimo di musica, bellezza, forza e vita, una musa che, come spesso accade, si manifesta nei momenti più bui, una speranza tra le trame di una storia scritta su un libro da capire.
Perché hai scelto di essere conosciuto come LEO invece che con il tuo nome anagrafico?
Leo è il cognome di mia madre e le prime tre lettere del nome di mio padre.
All’età di 12 anni hai partecipato a “Ti lascio una canzone”. Che cosa ti porti dietro da quella esperienza? Che ricordo ne hai?
Ho partecipato a Ti lascio una canzone ed è stata veramente una esperienza strepitosa che ha confermato ancora di più la mia passione per la musica. Infatti, da allora non ho mai smesso, anzi ho cominciato anche a scrivere le mie canzoni e a creare le melodie attraverso il mio pianoforte.
Perché hai scelto di esordire proprio con il brano “Un libro da capire”?
Questo brano rappresenta un momento di grande ricerca della mia vita, che ho voluto condividere con la gente.
Come è nata la tua collaborazione con Giungla Dischi?
Questa collaborazione è nata per caso, ma è stata intensa e forte sin dall’inizio, anche sul piano umano.
C’è un artista con cui vorresti condividere il palco in futuro?
Achille Lauro.