Si è conclusa la prima parte della XXIX edizione del festival Pomigliano Jazz, in attesa dei concerti di settembre.
Tra i diversi e prestigiosi concerti della rassegna ne abbiamo seguiti tre in particolare.
Sabato 13 luglio ha inaugurato la XXIX edizione di Pomigliano Jazz il pianista cubano Gonzalo Rubalcaba, nella sua unica data al sud Italia. Rubalcaba si è esibito in trio con il bassista statunitense Matt Brewer e il batterista cubano Ernesto Simpson sullo sfondo delle Basiliche Paleocristiane di Cimitile. Ad aprire il concerto, il set electro-jazz di Marco De Falco, dj e producer partenopeo che ha presentato le sue “Interferenze Sonore”.
Domenica 21 luglio Marco Zurzolo ha presentato negli affascinanti spazi dell’Osservatorio Vesuviano il suo ultimo progetto “’O fischio ca nun fa paura” pubblicato da Itinera. Dagli Showmen ai Napoli Centrale, da Carlo d’Angiò a Eugenio Bennato e Pino Daniele sono alcuni dei grandi artisti che rivivono in questo lavoro di Zurzolo, accompagnato dal vivo da 8 giovani musicisti, suoi allievi del Conservatorio di Salerno.
Domenica 28 luglio siamo saliti sul Gran Cono del Vesuvio per il concerto sul cratere del vulcano più famoso al mondo, divenuto ormai uno degli appuntamenti più attesi dell’estate campana. Protagonista quest’anno dell’inedito live sulla vetta del Vesuvio, Peppe Barra, accompagnato per l’occasione dalla fisarmonicista e compositrice greca Magda Giannikou e dal sassofonista Daniele Sepe. A completare l’ensemble, il chitarrista Paolo del Vecchio, compagno di lunga data di Peppe Barra e presenza determinante nella carriera del grande artista partenopeo. Il progetto speciale commissionato dal festival è stato intitolato “Magma”.