INTERVISTA – Alla scoperta degli Aida

Fuori da venerdì 1 dicembre 2023 “Frammenti”, il primo singolo del nuovo album degli Aida prodotto da Francesco Pellegrini degli Zen Circus. Energico, schitarrato, vivace, strizza l’occhio al garage rock britannico anni 2000, con un coro istintivo e orecchiabile. Nel testo, in italiano, si cerca di dare una soluzione a quella sensazione di schiacciamento e di frammentarietà che spesso avvertiamo nella quotidianità. Da urlare e cantare tutti insieme.

Come è avvenuta la decisione di far nascere gli Aida?

Il nostro gruppo nasce dalle “ceneri” di un primo progetto di cover nato fra i banchi di scuola al liceo. Samuele che aveva iniziato a scrivere poi inediti (il cantante) insieme ad AndreO (il bassista) e AndreC (batteria) hanno dato il via al primo nucleo Aida; dopo non molto Lorenzo (il chitarraio) amico di lunga conoscenza è arrivato a completare la formazione.

Come sentite di essere evoluti dalle vostre prime esperienze musicali a oggi?

È indubbia una maturazione attitudinale in tutti noi componenti della band. Questo perché ci siamo potuti esibire su vari palchi per diversi anni e ciò ci ha permesso (e ci permette tutt’ora) di farci le ossa come performer. Inoltre, la nostra conoscenza accresciuta negli anni ha fatto sì che si creasse un legame di amicizia forte che poi è anche quello che crea la chimica necessaria a poter portare avanti in armonia il nostro progetto musicale

In che modo il brano “Frammenti” vi rappresenta come band e come individui?

“Frammenti” è un brano energico, un inno di spensieratezza portato avanti a suon di chitarre rock e un testo canticchiabile. Il brano è una parte di noi e rappresenta una delle nostre varie sfaccettature, il quadro completo si potrà ascoltare con l’uscita dell’album di cui frammenti è il primo singolo estratto. Per il momento possiamo solo affermare che è un brano rappresentante la nostra gioventù e come individui ci accomuna nei nostri anni da universitari alle prese con le preoccupazioni e le gioie di una vita in formazione.

Nel 2022 avete vinto il contest RockUnMonte. Cosa vi portate dietro da questa esperienza?

Il RockUnMonte è stato un bellissimo contest ed un’opportunità per farsi conoscere dal pubblico presente alle serate e dagli organizzatori dell’evento. Siamo immensamente felici di aver conosciuto la realtà dell’Ottobit di Montelupo, locale che ospita le serate eliminatorie del contest, i ragazzi che gestiscono il posto sono in gamba e da quando li abbiamo incontrati hanno sempre supportato il nostro progetto e noi gli siamo grati.

C’è un artista con cui sognate di condividere il palco?

Sarebbero tanti gli artisti con cui ci piacerebbe condividere il palco, sia internazionali che nostrani. Se dovessimo scegliere tra il “rock d’oltremanica” un sogno sarebbe quello di suonare con i Fontaines D.C.; rimanendo invece all’Italia tra i vari che ci vengono in mente per primi potrebbero essere gli Zen Circus (di cui il Maestro Pellegrini ci segue come produttore artistico) o anche i Management!