Esce “Il Disco Gira”, nuovo singolo della talentuosa artista Khris, sui principali stores digitali e nelle radio italiane in promozione nazionale. Un brano che con leggerezza racconta gli alti e bassi delle nostre vite, le nostre passioni, le nostre difficoltà. Paragonandola ad un vecchio disco in vinile che gira e non si ferma, ma usando sempre una nota positiva e spronandoci di trovare sempre l’energia di “ballare” anche quando non ne avremo la forza. Un messaggio chiaro e diretto di Khris che tramite la musica vuole far vibrare anima e corpo e “Il Disco Gira” è il mix perfetto da poter gustare ballando. Scopriamo news e curiosità in questa intervista.
Potrebbe sembrare una domanda banale e magari lo è: “Dove sta andando la musica? E dove sta andando la tua di musica?
Non credo affatto sia banale, la musica in generale sta unendo generi. Ad oggi la specificità su una corrente non è più così netta. Ci sono punti di vista vari, ma quello che è certo c’è sicuramente più libertà. La mia musica vorrei riprendesse in modo attuale il periodo in cui ho vissuto e sono cresciuta musicalmente, per farlo rivivere a chi non l’ha vissuto con me, ogni artista deve trasmettere ciò che sente più di ogni altra cosa. La verità è basilare per un artista, e io non potrei farne a meno. Semplicità e verità sempre!
Ad avere la possibilità di aprire un concerto in uno stadio di un big della musica, affrontandone il pubblico con la tua musica, chi sceglieresti? E perché?
Credo che potrei essere più adatta ad un pubblico come quello di Mengoni, nel panorama italiano, artista incredibile, che amo molto.
Quali sono i tuoi piani più immediati?
Sono al lavoro su altri progetti e ci sto lavorando intensamente. Spero di poter soddisfare le mie aspettative sperando possano arrivare al pubblico.
Quanto è importante per te internet nell’ambito musicale? Si rimpiange il passato in cui i social e selfie erano solo utopia o, meglio, proiettarsi verso il futuro abbracciando le nuove, seppur fredde, forme di comunicazione?
Premetto che ero giovanissima quando ho avuto il primo impatto con la musica, ho avuto la fortuna di imparare da professionisti sul campo da subito e ad oggi ringrazio ancora. Quindi ho vissuto il pre-social proprio all’inizio, era molto meno facile riuscire ad emergere o a far ascoltare la tua arte. Ad oggi invece lo è molto di più ma è anche più complesso arrivare al pubblico in quanto c’è molto materiale in circolazione e decisamente buono. Trovo che gli artisti di oggi sono molto validi, c’è molta più libertà di espressione e sperimentazione musicale. Trovo sia giusto andare avanti e vivere i tempi, ma quello che dico io, è importante non scordare il passato perché è il tappeto rosso dal quale oggi corrono tutte queste nuove realtà musicali. Per questo vorrei portare gli anni 2000 nel 2023, penso possa essere divertente ed interessante per chi non li ha vissuti. Ammetto che a volte vorrei essere nata in questa generazione.
C’è differenza tra ciò che ascolti e ciò che in realtà componi e canti?
No nessuna, faccio soltanto ciò che mi caratterizza e quindi ciò che ascolto; sia vocalmente sia musicalmente che testualmente.
Tanta musica sulle spalle, palchi e sudore in onore alla dea musica. Con la tua esperienza e la concezione raggiunta della tua musica, cosa consiglieresti a dei giovanissimi per intraprendere un percorso artistico e discografico?
Nel mio piccolo consiglio di fare musica per se stessi e credere tanto in se stessi senza pensare troppo ai giudizi esterni se non costruttivi. Crearsi indipendenza di base per poter sperimentare al meglio, provare e riprovare fino a quando non si raggiunge l’obiettivo poi ciò che succede succede. Sbagliando per un periodo ho quasi odiato la musica perché avevo richieste sempre più controverse cercando di farmi seguire onde musicali del momento, ma ad oggi invece seguo me stessa e ho capito che si può fare e non posso più farne a meno a prescindere da tutto fa parte di me e devo trovare il modo di crearla e condividerla per stare bene con me stessa. Non arrendetevi mai!
Chi vorresti ringraziare per chiudere questa intervista?
Ringrazio gli artisti che mi hanno accompagnato nella mia storia musicale dai quali ho imparato molto e le persone ed artisti che mi stanno incoraggiando appoggiando e aiutando in questo momento musicale, oltre alla mia famiglia che ha sempre creduto in me ovviamente, non una cosa da poco. E grazie a voi per l’intervista!