É in uscita venerdì 27 gennaio 2023 il singolo di debutto di Sergio Melone, dal titolo “With me“. Un brano che mette a nudo il cantautore (già noto per il suo fortunato percorso come attore e ballerino) che racconta di come i fantasmi del passato possano farci sfuggire delle grandi occasioni. Con questo primo capitolo autobiografico, Sergio Melone si impone nella scena musicale indipendente senza filtri, con un pezzo intimo, diretto (e anche un po’ sfacciato) dedicato agli ultimi romantici, a chi combatte con i rimpianti e a chi, nonostante tutto, torna ad esporsi. Siete pronti?
https://open.spotify.com/album/5mzQs19FX6mSlkW3MxChlS?si=j-nLklaJSwera5rS-JencA
Questa canzone parla dell’attimo in cui scopri di aver perso la persona di cui mi sarei potuto follemente innamorare se solo non fossi stato impegnato a lottare con i fantasmi del mio passato e con le mie insicurezze insensate che mi hanno lentamente portato a uno stato di apatia totale.
Era fine novembre, fuori pioveva, e dopo una conversazione in macchina con la persona che poi è diventata protagonista del brano, sono tornato a casa e ho iniziato a suonare tre accordi in loop mentre piangevo a dirotto. Il testo è semplicemente quello che avrei voluto dire se solo avessi avuto il coraggio di chi sa essere sincero, ma soprattutto l’impavidità di chi non si sente costantemente costretto a interpretare un personaggio; c’è soprattutto una parte del birdge in cui dico “‘cause you read the whole book and not only the cover” – questa è l’ultima frase che la persona in questione mi ha detto prima di uscire dall’auto. A questo punto credo di cambiare auto.
Nell’artwork c’è una reference, ovvero il ciondolo che indosso al collo, che originariamente era un portachiavi che mi aveva regalato un paio d’anni fa. Ho deciso di indossarlo perché voglio che qualcosa di bello nasca dal mio più grande errore.
BIO:
Sergio Melone, classe 1991, è un ballerino, attore e cantante di Bari.
Sono il classico ragazzo della porta accanto che non ha mai avuto le parole giuste al momento giusto, che ha detto “ti amo” alla persona sbagliata e che non ha saputo cogliere l’occasione quando doveva.Faccio battute. La gente ride. Di solito riguardano l’autoironizzazione dei miei disastri. Sì, sono d’accordo anche io: non c’è niente da ridere. Vivo una costante competizione repressa con gli altri, tendo a paragonare i miei insuccessi e fallimenti ai grandi traguardi altrui.
Mi sono innamorato dell’idea che l’amore non esista, ma è evidente che stia mentendo a me stesso da anni ormai, visto che prima di addormentarmi sogno sempre il bacio perfetto sotto la pioggia, la sorpresa nel momento più inaspettato e quegli sguardi talmente intimi che ti spogliano al solo pensiero.
Ah, un’altra cosa, mi odio totalmente e cerco di rendermi il meno brutto possibile agli occhi degli altri. Molti non ci credono, ma è una costante battaglia contro lo specchio, contro gli altri, contro me stesso, anche se dall’esterno appare tutt’altro. Sono alla ricerca di un equilibrio che è evidente non abbia ancora trovato.
La mia musica parla di tutto questo: di quando avrei dovuto dire “resta qui” invece di guardare qualcuno andare via, di quando avrei dovuto dire “ti amo” invece di “non sono pronto, scusa!”, e di quando avrei semplicemente dovuto dire “No”. I miei migliori amici sono i fantasmi del mio passato che mi infestano l’esistenza e che mi sussurrano le solite frasi nell’orecchio. Per questo non vivo il mio presente. Per questo ho paura che qualcosa per me possa essere bello, giusto o addirittura meritato.
La mia acuta sensibilità ha causato una voragine in me che è poi diventata apatia. Perciò ho seminato tanti morti e feriti lungo il percorso, a cui chiedo scusa.
Non fate lo stesso errore anche voi.
Quelle emozioni che non provavo più riemergevano solo quando scrivevo.
Ah, un’ultima cosa, scrivo tante canzoni ma ho paura del giudizio degli altri!
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