Prosegue la rassegna “Musica da Vedere” che l’associazione Jazzflirt – Musica eamp; altri Amori – organizza a Formia presso i locali della Biblioteca Comunale con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale.
Domenica 22 marzo alle ore 19.00 terzo appuntamento con un omaggio al pianista MICHEL PETRUCCIANI a dieci anni dalla sua scomparsa.
Verrà proiettato ” TRIO LIVE IN STUTTGART”, un concerto eccezionale tenutosi in Stoccarda l’8 febbraio del 1988, che vide Petrucciani accompagnato da Anthony Jackson al basso e da Steve Gadd alla batteria.
Un trio che Petrucciani stesso definiva il migliore al mondo e, guardando queste immagini e ascoltando questa musica, non si può far a meno di essere d’accordo con lui. In questo spettacolare concerto si possono ritrovare alcune delle migliori composizioni dello stesso Petrucciani (Little Piece In C For You, Cantabile, September Second, Guadaloupe) così come interpretazioni di grandi standards (So What, Take The A Train).
Tracklist:
Little Peace In C For You
Brazilian Like
Chloè Meets Gerschwin
September Second
So What
Guadeloupe
Take The A Train
Cantabile
Le proiezioni proseguiranno con il seguente programma:
– domenica 29 marzo ore 19,00: Charlie Haden eamp; The New Liberation Orchestra (with Carla Bley)
– domenica 5 aprile ore 19,00: Dave Douglas quintet live at Jazz Baltica 2007
Ingresso gratuito
Info:
Biblioteca Comunale, Via Vitruvio 7 – Formia
Per informazioni:
Web – www.jazzflirt.net
Email – info@jazzflirt.net
Tel. – 3339576098 – 3386924358 – 3928229224 – 3392374053
Michel Petrucciani (Orange, 28 dicembre 1962 – New York, 6 gennaio 1999) è stato un pianista francese, fra i più apprezzati di tutti i tempi nel genere jazz.
Figlio di Antoine Petrucciani, meglio conosciuto come Tony Petrucciani, un rinomato chitarrista jazz, Michel imparò fin da bambino a suonare la batteria e il pianoforte, dedicandosi prima allo studio della musica classica e poi al jazz, nutrendosi della collezione del padre. Si esibì in pubblico per la prima volta all’età di 13 anni e la sua carriera professionale prese avvio già all’età di 15 anni, quando ebbe l’occasione di suonare col batterista e vibrafonista Kenny Clarke (con cui registrò il suo primo album a Parigi).
Dopo un tour francese col sassofonista Lee Konitz, nel 1981 si trasferì a Big Sur, in California, dove venne scoperto dal sassofonista Charles Lloyd, che lo fece membro del suo quartetto per tre anni. Quest’ultima collaborazione gli fece guadagnare il prestigioso “Prix d’Excellence”.
Le sue straordinarie doti musicali e umane gli permisero di lavorare anche con musicisti del calibro di Dizzy Gillespie, Jim Hall, Wayne Shorter, Palle Daniellson, Eliot Zigmund, Eddie Gomez e Steve Gadd.
Tra i numerosi riconoscimenti che Michel ha ricevuto durante la sua breve carriera, si possono ricordare: l’ambitissimo “Django Reinhardt Award” e le nomine “miglior musicista jazz europeo” (da parte del Ministero della Cultura Italiano) e Cavaliere della Legione d’Onore a Parigi. Nel 1997 a Bologna, si esibì alla presenza di papa Giovanni Paolo II, in occasione del Congresso Eucaristico.
Colpito alla nascita dall’osteogenesi imperfetta (una malattia genetica conosciuta anche come “Sindrome delle ossa di cristallo”), Petrucciani considerava tale disagio fisico come un vantaggio, che gli permise in gioventù di dedicarsi completamente alla musica tralasciando altre “distrazioni”. Sebbene la malattia lo costringesse a ricorrere ad un particolare marchingegno realizzato dal padre e consistente in un parallelogramma articolato per raggiungere i pedali del pianoforte, restano indubbi la sua assoluta bravura, la genialità, la capacità di dominare la tastiera, il suo tocco inconfondibile se non forse irripetibile.
Sul fronte personale ebbe tre relazioni significative. Il suo primo matrimonio con la pianista Gilda Buttà finì con un divorzio. Ebbe due figli, uno dei quali ereditò la sua malattia.
Morì in seguito a gravi complicazioni polmonari e venne sepolto al cimitero parigino di Père Lachaise.