Un omaggio realizzato dalla band simbolo della modernità medievale
In radio dal 30 settembre
“Magister Barbero” è la canzone attesa da tutti i sodali, fan e ammiratori del prode professore che da qualche anno è diventato un vero beniamino per gli appassionati di storia antica e medievale sul web e sulla tv.
Seguendo le sue lezioni, narrate quasi a guisa di parabola verso i suoi discepoli, i vassalli di Barbero propugnano per il ritorno a una sana e veritiera divulgazione scientifica, basata non più su impolverati tomi e tediose lezioni da precettori cariatidi, ma condotta dalla suadente e coinvolgente voce del Magister.
«Ci siamo sentiti in dovere di scrivere una canzone su questo personaggio ormai entrato a far parte della cultura pop italiana, che in tante occasioni ci ha fatto conoscere personaggi o vicende sconosciute ai più, aiutato a ripassare o studiare la storia in maniera alternativa o solo per averci fatto compagnia nei nostri tediosi pomeriggi domestici» Bardomagno
Questo singolo vuole essere un omaggio a colui che negli ultimi anni è riuscito a trasmutare una disciplina spesso bistrattata e riservata a pochi censori, in una materia divulgata in maniera “popolare” e accessibile ai più, stimolando oltre alla curiosità, una fame di sapere che in altri contesti sarebbe stata impossibile. Revisionisti, fuffari, fantadivulgatori, e chiunque scredita il medioevo dovranno vedersela con la sua furia divulgatrice fatta di interminabili arringhe dinanzi a platee di appassionati o presso più confortevoli salotti televisivi; tra un excursus e l’altro il Magister sarà sempre capace di catapultarci in mondi e contesti ormai lontani aiutandoci a capire che, a conti fatti, nel Medioevo tanto male alla fine non si stava.
Canzone e video vedono la partecipazione straordinaria dell’autore e attore comico Renato Minutolo, già noto per le sue parodie e imitazione di Barbero, e che ha prestato la sua identica voce per un intermezzo narrante le regole che ogni fedele ascoltatore del Magister dovrebbe seguire.
Magister Barbero è stata scritta e composta dalla gorgogliante voce di Valerio Storch (NANOWAR OF Steel), noto Abdul il Bardo e dal ferreo pugno di Feudalesimo e Libertà. Vanta inoltre l’ormai fissa collaborazione/presenza del prode Fra’ Casso da Montalcino (Edoardo Sala – ex folkstone) alle funamboliche percussioni e ritmiche, del celtico Sven Walther (Massimo Volontè – furor gallico) alle cornamuse e del solleticante Beroardo Arpeggiapalle (Joseph Ierace) alle tastiere. Ultimo ma non per importanza, il fondamentale contributo del nostro Gran Calippo d’Oriente (Maurizio Cardullo – ex folkstone) agli arrangiamenti. Il tutto musicato appositamente per immergersi nella nuova modernità medievale Made in Aquisgrana dei Bardomagno.
Il video è stato prodotto e scritto da BardoMagno e Feudalesimo e Libertà, ed è stato registrato e montato dalla Beaver Production in quel del Castello di Sormano e presso il Laboratorio Musicale di Lecco.
I Bardomagno sono:
Abdul il Bardo – Valerio Storch (voce e chitarra)
Fra’ casso da Montalcino – Edoardo Sala (batterie e cori)
Beroardo Arpeggiapalle – Joseph Ierace (tastiere e cori)
Svenwalter lo Normanno – Massimo Volontè (flauti, cornamuse e bouzouki)
Etichetta: Feudalesimo e libertà Records
Radio date: 30 settembre 2022
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Chi è BardoMagno
BardoMagno è il progetto musicale di Feudalesimo e Libertà, una community nata su Facebook nel dicembre 2012 che conta ad oggi più di 700 mila followers, raccogliendo gran parte degli appassionati di storia, videogames e fumetto, può essere considerata la più grande community sul medioevo d’Italia.
“Servendo et seguitando” gli ideali del sistema feudale, BardoMagno è la diretta espressione della voce de “Lo Imperatore” fatta in musica, cosicché “financo lo più analfabeta delli villici possa istruirsi via auricolae allo soave et rassicurante pugno di ferro imperiale”.
Ad aprile del 2019 è uscito il loro album di debutto “VOL. I”, in collaborazione con la Black Dingo production che trasla in chiave satirica i più noti brani della tradizione musicale italiana oltre a proprie composizioni. La loro opera prima è un concentrato di musica folk rock dai testi in neo-medievale. Tra il 2021 e il 2022 pubblicano diversi singoli fra cui “Cerveza y Latifondo”, “Nel mio Feudo”, “Hanno ucciso Carlo Magno” e “Game of Signorie”.
Chi è Feudalesimo e Libertà
La community di Feudalesimo e Libertà nata su Facebook in occasione delle elezioni politiche del 2012. Feudalesimo e Libertà ha fin da subito avuto grande successo per aver introdotto un nuovo modo di fare satira e umorismo sul web: fingersi un finto partito politico che proponeva soluzioni feudali – spesso contradditorie e volutamente enfatizzate – a problematiche odierne. Un grande gioco di ruolo nel quale i “sodali” di FEL vengono quotidianamente coinvolti grazie all’utilizzo dell’ormai tipico linguaggio “neo-volgare”, e all’universo dove i cliché tipici del “Medioevo” vengono valorizzati per evidenziare gli eccessi e le incongruenze politiche o di costume dei nostri tempi.
Feudalesimo e Libertà può vantare un pubblico particolarmente affiatato e affezionato al brand, tanto da consentire di vincere per due anni consecutivi (2016 e 2017) il premio per la Miglior Community e come Miglior Pagina Facebook (2013) ai Macchianera Awards, gli “Oscar della Rete” italiani. Feudalesimo e Libertà è presente anche su Instagram e Twitter, raccogliendo altre decine di migliaia di seguaci.
Fuori dai social, FEL raccoglie una larga platea di affezionati che partecipa alle attività lungo tutto il territorio italiano: dal raduno di FEL a Milano, all’Etna Comics di Catania, passando per Padova, Bologna, Lucca, Napoli e diverse città in cui vengono proposte festival del gioco e del fumetto.
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fonte: https://www.laltoparlante.it/