LYDIA LUNCH & CYPRESS GROVE | A Fistful Of Desert Blues

LYDIA LUNCH & CYPRESS GROVE
A Fistful Of Desert Blues
Rustblade Recordings
2014

“A Fistful Of Desert Blues” appartiene alla serie dei grandi dischi “scenografici” e cinematici, quelli che mettono subito in moto l’immaginazione e la mantengono attiva per tutto il corso della loro durata. Un disco che in questo caso si presenta anche come una raccolta di racconti, verosimili e disperati, poeticamente tragici e rassegnati, visionariamente perversi e funesti. Soprattutto è un album di blues, con tutto ciò che la tradizione e la retorica del genere comportano. Mai come in questo caso è pertinente parlare di “musica del diavolo”, solo che in questo caso il signore del male e del peccato, il simbolo per eccellenza della tentazione, lo si incontra come avvenne a Cristo nel deserto e non sulle sponde del Mississippi o tra le fetide paludi della Louisiana.

 

Del blues Lydia Lunch è stata la profetessa e gran sacerdotessa in chiave no wave sin dalla fine degli anni Settanta, proseguendo a flirtarci e ad esserne abusata nella stagione post-punk degli anni Ottanta per poi frequentarlo, in un’altalenante catena di brevi separazioni e improvvisi ricongiungimenti, negli ultimi vent’anni. Il chitarrista e polistrumentista Cypress Grove, alias Tony Chmelik, è stato invece l’ultimo compagno di viaggio del grande Jeffrey Lee Pierce, “outlaw” e icona del rock underground tormentato dalla febbre del blues e del voodoo in tutto il breve, ma intenso, corso della sua esistenza. A Groove si devono i tre seminali volumi intestati al The Jeffrey Lee Pierce Sessions Project (l’ultimo, “Axels & Sockets” è uscito, sempre su Glitterhouse, giusto la scorsa primavera di quest’anno), collettivo, imperniato sulle dodici battute, sul ricordo e sul prezioso lascito del leader dei Gun Club, che nel tempo ha visto partecipare e collaborare nomi del calibro di Nick Cave, Mark Lanegan, Debbie Harry, Steve Wynn, Iggy Pop, Johnny Dowd, David Eugene Edwards, Mick Harvey, Tex Perkins, Thalia Zedek, Dave Alvin e, appunto, Lydia Lunch.

 

L’album si compone di dodici brani altamente suggestivi e tensioattivi, espressi in chiave sia acustica che elettroacustica. Tra essi nove sono originali scritti a quattro mani, mentre St Marks Place, Revolver e TB Sheets sono cover estratte rispettivamente dal canzoniere di Jeffrey Lee Pierce, Mark Lanegan e Van Morrison. Della partita sono ottimi solisti e musicisti ma anche fidati collaboratori di lungo e medio corso della Lunch, vale a dire Philippe Petit e James Johnston, quest’ultimo leader dei britannici Gallon Drunk. Una doverosa citazione a parte la merita, tuttavia, una strepitosa Carla Bozulich, il cui duetto al fianco della Lunch nella spiritata e inquietante atmosfera acida di End Of My Rope è di quelli che trafiggono e impressionano al primo ascolto.

 

Tutto il resto è marchiato a fuoco dalla voce grave e rotta al vizio della consumata cantante newyorkese, spesso incline a macerarsi in uno “spoken words” che a tratti sembra il riflesso e l’equivalente di un Lou Reed al femminile. Vertice del disco è anche il suo erotico e sensualissimo registro, dispiegato nel peccaminoso mood “soul-rhythm and blues” di TB Sheets mentre impolverati accordi di steel guitar e ardenti timbri ispanici sottolineano in modo viscerale le confessioni di dannazione, solitudine e frustrazione snocciolate con pathos crudo e allucinato in superlative desert blues ballad quali Sandpit, When You’re Better, I’ll Be Damned e Beautiful Liar. Procuratevi subito questo disco e ascoltatelo con la devozione che merita, perché se non è il capolavoro dell’ultima Lydia Lunch poco ci manca.

 

 

Voto: 8/10

Genere: Alternative Blues / Songwriting / Roots Rock

 

 

Musicisti:

Lydia Lunch – vocals, guitar

Cypress Grove – bass, percussion, e-bow, acoustic guitar, electric guitar, keyboards, piano, vocals

Carla Bozulich – vocals

Helen Cox – backing vocals

Mick Cozens – field recordings, guitar, mandolin

Walter Daniels – harmonica, saxophone

James Johnston – bass, drums, guitar

Philippe Petit – keyboards

 

 

Brani:

01. Sandpit

02. When You’re Better

03. Devil Winds

04. Revolver

05. Beautiful Liar

06. I’ll Be Damned

07. St. Marks Place

08. Jericho

09. Tuscaloosa

10. Summer Of My Disconnect

11. End Of My Rope [feat. Carla Bozulich)

12. TB Sheets

 

 

Links:

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