Se la musica e’ un allegro viaggio coast-to-coast lungo i confini del mondo, questo viaggio giramondo, sulle ali di una fisarmonica, piu’ di mille altri ha sempre chiaro in testa il luogo del ritorno.
A Sud, e’ sempre orientato il viaggio: a nuoto in Sudamerica in preda a giri sfrenati di tangowalzer e spassionate milonghe d’amour. In carrozza nella Francia manouche, in compagnia di Django fra i valzer musette e l’intreccio caldo del jazz tzigano. Da li’ in Oriente, su gobbe di cammelli al chiaro di luna attraverso la via della seta, a mille e una notte da casa. Oppure in groppa ad un destriero, nella steppa, al seguito di assurdi capitani di ventura e sempre armato di fisarmonica: cosi’ si usa nella bolgia festante delle danze zingare.
Il percorso artistico di Nigro (all’anagrafe Pasquale Nigro) e’ da sempre orientato a Sud. Fisarmonicista e polistrumentista ventiseienne dal lungo curriculum, il suo percorso va avanti gia’ da dieci anni, in giro per l’Italia e l’Europa. Nel suo bagaglio progetti musicali provenienti da ogni latitudine, ma con lo sguardo sempre rivolto a Meridione. Spinto alla scoperta delle musiche del mondo da una precoce vena artistica, che da Sud lo ha portato a Bologna, e poi dal freddo di Colonia al mare calmo del Portogallo, per la prima prova da solista non poteva che fare ritorno a Sud.
Orientato a Sud [MK Records, 2008 – Venus Distribuzioni] e’ il primo disco firmato Nigro, dopo i progetti assieme alle tante formazioni che a partire dal 2002 lo hanno posto all’attenzione di pubblico e critica: i Rosaluna, band rivelazione bolognese di fine anni ’90 con cui ha pubblicato quattro album, il Sa’zizz’ Trio, il progetto Ra’mSa’zizz’, Il Parto delle Nuvole Pesanti con cui Nigro ha calcato per due anni i palchi d’Italia ed Europa, fino al Jazz-Folk di Danilo Montenegro.
Orientato a Sud, e’ un disco breve e quasi interamente strumentale (l’unica eccezione “Orientato a Sud”, brano che chiude e da’ il nome all’album): una summa di luoghi, generi e atmosfere vissute e immaginate, in cui la versatile linea melodica della fisarmonica fa da filo di Arianna.
Un disco piacevole, magistralmente pensato, che dalle esperienze musicali di Nigro trae i sodalizi migliori: Mirko Menna, carismatico cantautore e cantante ne Il Parto delle Pesanti, il percussionista Gennaro “Mandara” De Rosa e il sassofonista Gianfranco De Franco.
Otto viaggi musicali ai quattro angoli del mondo, che solo insieme trovano una direzione, nell’ultima musica, quella del ritorno a Sud, accompagnata dalle parole di Mirko Menna, un settentrionale che del Sud ha fatto bandiera: orientata a sud una rondine sente il ritorno / splende a mezzogiorno l’ora che orienta a Sud. Orientato a sud.
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