FRANCESCO FRATINI
The best of all possible words
Via Veneto Jazz VVJ132
2020
Ma poi – chiedo – in che senso un disco Blue Note degli anni Sessanta, tipo non so “The thing to do” di Blue Mitchell, immaginabilmente, tra tanti altri s’intende, un archetipo per il talento trentenne che sto provando a presentare, è tradizione e non invece indicatore di traiettorie molte delle quali rimaste senza seguito che poi repentine e felici rimbalzano in un gioiellino come questo “The best of all possible words”?
Ad esempio in Daily quest for love, battuta lenta, tempo binario, ospiti Charlotte Wassy alla voce e il rapper Karnival Kid, prevale l’idea di sconfinamento, di sperimentazione. In questo brano e non solo. Ma senza che ciò abbia il sapore dell’operazione a tavolino: la musica fluisce con naturalezza, con la consapevolezza di chi ha radici e ispirazione.
Al suo debutto, il trombettista Francesco Fratini firma un album che convince. Con una tavolozza strumentale dal fascino praticamente insuperabile – il quartetto con piano contrabbasso e batteria, con Domenico Sanna, Luca Fattorini e Matteo Bultrini – che si arricchisce del contributo in quattro brani del sassofono contralto di Daniele Tittarelli (da brividi la ‘coolness’ del suo assolo nella splendida Mente locale). E con una freschezza e un’inventiva ravvisabili in ogni singolo brano, con una capacità di suono e di solismo, da parte del leader, pari a quella compositiva – che bello però che Fratini recuperi anche l’altissima Buffalo Wings di Tom Harrell -, pari a quella di dare alla sua musica direzioni così precise. E al tempo stesso così aperte e fluenti.
Musicisti:
Francesco Fratini, tromba
Domenico Sanna, pianoforte
Luca Fattorini, contrabbasso
Matteo Bultrini, batteria
Tracklist:
01. All Is for the Best in the Best of All Possible Worlds 6:13
02. Ragazzacci 5:37
03. 163, Humboldt Street 7:24
04. Mente Locale 5:58
05. Daily Quest for Love 5:40
06. Awakening 3:01
07. Brooklyn Bound 7:57
08. Slalom G.R.A. 5:21
09. Buffalo Wings 7:32
10. Cecilia’s Way 6:04
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