Thriller trap: Torione dissocia i concetti di musica e droga (come è giusto che sia)
Non è sicuramente un arcano che nel mondo d’oggi siamo soliti associare il rap e la trap al mondo delle droghe, della violenza e della prostituzione. Complice di quest’associazione sono proprio i testi di molte canzoni di questi generi ascoltate anche dai giovanissimi. Da decenni ormai si parla di droga e violenza nei testi (si pensi al rock e ai loro rappresentanti in particolar modo tra gli anni ‘70 e ‘90), ma ora i testi sembrano sempre più espliciti e diseducativi.
Il rapper Torione, che la musica la fa fin dalla giovane età, non ci sta a questa associazione e con le parole del suo nuovo singolo Thriller trap spazia fino a far riferimento a Richard Manson, aspirante musicista e fondatore della Manson Family, autrice di efferati omicidi.
Qui le parole del rapper e trapper pugliese: “Io non sono un santo e non punto il dito contro chi fa uso di droghe e alcol, ma questo non deve condizionare l’ascoltatore che può essere deviato nel pensiero e che di sicuro viene deviato da ciò che è la musica di qualità. Si pensi che il rap era denuncia sociale ed ora soldi, droghe e prostitute.”
A distanza di due mesi dal suo ultimo singolo, Torione si conferma diverso dagli altri, nel sound, nello stile e nelle tematiche e a noi non resta che aspettare il suo prossimo lavoro.
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