Teatro Pavone, 17 luglio 2011
“Giornale di bordo” Antonello Salis pianoforte, fisarmonica e tastiere; Paolo Angeli chitarra e voce; Gavino Murgia sax e voce; Hamid Drake batteria.
Tutto esaurito per l’ultimo concerto pomeridiano al Teatro Pavone. Antonello Salis, Paolo Angeli, Gavino Murgia e Hamid Drake hanno presentato il loro “Giornale di bordo” al gremito pubblico. I quattro musicisti hanno nel corso degli anni collaborato tra di loro, ma mai tutti insieme, e alla fine hanno deciso di riunirsi per questo lavoro che ha visto la luce nel 2010. Tutti collegati da un unico denominatore, il mare, hanno deciso di intitolare il loro cd “Giornale di bordo”.
Il concerto si e’ aperto con la loro personale rivisitazione dell’Inno di Mameli, mandando in frantumi il loro metodo esecutivo: infatti nella politica della vera improvvisazione il gruppo non prepara mai una scaletta.
Il tema dell’Inno Italiano viene fuori dall’incisivo sax di Gavino Murgia, mentre Antonello Salis percuote il suo pianoforte, Hamid Drake effettua delle rullate sulla batteria e Paolo Angeli esegue un controcanto allo strumento a fiato con la sua chitarra.
Abbandonata la rivisitazione obbligatoria il gruppo si lancia nell’esecuzione dei brani dell’album “Giornale di bordo” lasciando veramente molto spazio all’improvvisazione.
L’instancabile ed eclettico Antonello Salis salta dal pianoforte, alla tastiera, alla fisarmonica, bandana in testa, come sempre, percuote con le bacchette le corde del pianoforte, suona un rullante poggiato sulle corde del suo strumento, pizzica le corde e usa il mantice del suo strumento per creare suggestivi suoni. La sua fisarmonica ha echi sardi, che sanno di mare e salmastro permeati di quei ritmi mediterranei cari agli italiani, ma ricordano anche i vicoli di una vecchia e umida citta’ lungo il Tamigi, Parigi. Paolo Angeli incanta con la sua chitarra sarda preparata: la imbracciata come una viola da gamba e la suona con l’archetto, oppure nella classica maniera; canta e la sua voce ha echi dei vecchi canti delle isole del mediterraneo. Hamid Drake e’ pure ritmo, una tecnica spaventosa in due bacchette, e’ un miscuglio di stili e tecniche, ritmi afro, rock, jazz, latin, che virano e si mescolano creando ogni secondo un tempo differente e approdando in una terra diversa. E poi c’e’ Gavino Murgia: il suo sax e’ pura improvvisazione, lirismo e free al contempo, la sua voce gutturale mutuata dai canti sardi dei cantores, incanta la platea.
Si mescolano trame sonore e ritmi mediterranei della terra ferma e delle isole, jazz, free, latin, musica spagnola e il Teatro Pavone va in visibilio trascinato da una delle piu’ appaganti performance del festival.
Guarda tutte le gallerie fotografiche (a cura di Francesco Truono): PAOLO ANGELI, FRANCESCO BEARZATTI, BERKLEE COLLEGE CLINICS, FLAVIO BOLTRO, ANAT COHEN, CHUCHO VALDES, MATTIA CIGALINI, HAMID DRAKE, B.B. KING, GILBERTO GIL, ROSARIO GIULIANI, AHMAD JAMAL, HIROMI, BRANDFORD MARSALIS, SERGIO MENDES, LIZA MINNELLI, GAVINO MURGIA, DANILO REA, CARLOS SANTANA, ANTONELLO SALIS, SIMONA SEVERINI, TINISSIMA QUARTET, TROMBONE SHORTY