UMBRIA JAZZ 2011: un bilancio piu’ che positivo

Il festival di Umbria Jazz quest’anno ha spento 38 candeline. Una delle manifestazioni piu’ rinomate in ambito sia nazionale che internazionale ha chiuso i battenti ospitando, come sempre, numerosi e rinomati musicisti. Il concerto di questa edizione su cui erano puntati tutti i riflettori, e che non ha deluso le aspettative, e’ stato il “Tribute to Miles” di Marcus Miller, Herbie Hancock e Wayne Shorter del 9 luglio all’Arena Santa Giuliana; unica data italiana che ha fatto il tutto esaurito. Ma tra i grandi e attesi ospiti c’erano anche Ahmad Jamal e B.B. King. Mentre una giornata intera, l’ultima, con oltre sei ore di musica, e’ stata dedicata al latin jazz con pianisti come Chucho Valdes e Michel Camilo. Piu’ discutibili le scelte di artisti fuori dalla scena jazz come Prince o Liza Minnelli dettate dal fatto di voler richiamare piu’ persone, e che nel caso di Prince, che ha fatto il tutto esaurito all’Arena Santa Giuliana con un biglietto unico di 75 euro per i soli posti in piedi, si e’ dimostrata azzeccata.



 


Cambiata la location per i concerti pomeridiani e notturni. Quest’anno i concerti si sono spostati dal Teatro Morlacchi al Teatro Pavone sul Corso Vannucci, gia’ usato in passato. L’edizione di quest’anno e’ stata dedicata ai 150 anni dell’Unita’ d’Italia ed e’ stato richiesto agli artisti italiani, che si esibivano al Teatro Pavone, di eseguire l’Inno di Mameli con un personale arrangiamento.



 


Inoltre il festival di Umbria Jazz quest’anno era dedicato anche alle donne a partire dal manifesto disegnato dall’artista Grazia Varisco. Moltissime le artiste che hanno calcato i vari palchi: italiane come Simona Severini, americane come Dee Alexander e giapponesi come Hiromi Uehara, solo per citarne alcune.


Dal 9 luglio fino alla fine del festival il primo pomeriggio al Teatro Pavone e’ stato dedicato alla proiezione di documentari sulla storia del jazz e curati dal giornalista Marco Molendini assistito dal collezionista Diego Torroni. La storia di Miles Davis, di alcune cantanti come Ella Fitzgerald o Billie Holiday, di sassofonisti come Charlie Parker o Sonny Rollins, o di grandi leader come Duke Ellington o Count Basie e’ stata portata a conoscenza degli spettatori che hanno assistito nel caldo teatro alle proiezioni gratuite di circa un’ora e mezzo.



 


Successo anche per i seminari che il Berklee College tiene oramai da 26 anni e che quest’anno ha sfiorato quasi le 400 richieste d’iscrizione; in questa edizione e’ stata aggiunta anche una nuova classe: quella di “Song writing” dedicata alla composizione di brani.



 


Sempre divertenti i concerti nelle piazze. Piu’ sottotono, ma sempre impeccabile il quintetto di Allan Harris rispetto ad altri anni, energici e trascinanti come sempre i Rockin’ Dopsie and Zydeco Twister. Spettacolo puro e bravura per l’appuntamento fisso dal 2004 con la street band dei Funk Off.


Anche quest’anno Umbria Jazz ha dimostrato di essere un perfetto contenitore che funziona indipendentemente dal tipo di contenuto, creando un indotto che, anche in un periodo di crisi come questo, ha visto migliaia di persone gremire l’arroccata, e quest’anno un pò meno calda, Perugia.







Guarda tutte le gallerie fotografiche (a cura di Francesco Truono): PAOLO ANGELI, FRANCESCO BEARZATTI, BERKLEE COLLEGE CLINICS, FLAVIO BOLTRO, ANAT COHEN, CHUCHO VALDES, MATTIA CIGALINI, HAMID DRAKE, B.B. KING, GILBERTO GIL, ROSARIO GIULIANI, AHMAD JAMAL, HIROMI, BRANDFORD MARSALIS, SERGIO MENDES, LIZA MINNELLI, GAVINO MURGIA, DANILO REA, CARLOS SANTANA, ANTONELLO SALIS, SIMONA SEVERINI, TINISSIMA QUARTET, TROMBONE SHORTY


e infine le immagini piu’ bizzare, allegre e “musicali” dalla citta’ del jazz: GIRINGIRO UNO….. DUE …. e TRE!