In misura maggiore o minore, l’opera di qualsiasi artista sardo ha sempre rimandato alla cultura e alle radici dell’Isola, mantenendo per fermo un abito mentale che appare un obbligo morale prima ancora che sentimentale. È l’orgoglio su cui fa leva l’anima fiera e sincera di un popolo dalle origini millenarie, che, come pochi nel bacino mediterraneo e nel contesto della civilta’ occidentale, ha saputo preservare la propria identita’ linguistica e culturale traghettandola sempre fresca e vegeta dalla notte dei tempi fino ai rivolgimenti odierni. Tale impegno si avverte forte e intenso soprattutto nel corso degli ultimi quarant’anni di storia del jazz e della musica creativa, nel lavoro svolto da figure artistiche esemplari quali Billy Sechi, Marcello Melis, Paolo Fresu, Antonello Salis e per l’appunto Enzo Favata, figure catalizzanti e promuoventi un discorso a tutto tondo sull’originalita’ e l’attualita’ di cio’ che la Sardegna ha sempre significato in termini di suoni, simboli, voci e ambienti naturali. Sassofonista, compositore, autore di colonne sonore e organizzatore di eventi, Enzo Favata ha intessuto e suscitato rapporti tra tradizione, jazz d’avanguardia e sperimentazione sin dal primo album a suo nome, Jana, pubblicato nel 1992. Dipoi il suo discorso musicale si e’ ramificato in piu’ direzioni, ponendo, pero’, immancabilmente al centro la Sardegna e l’esperienza del “viaggio” quali elementi trainanti di album eclettici e di ampio respiro come Isla’ (1995), Ajo’ (1996, in collaborazione con Dino Saluzzi), Voyage en Sardaigne (1998, il primo progetto discografico e spettacolo interamente dedicato alla Sardegna), Atlantico (1999), Boghes And Voices (2001), Made In Sardinia (2003) e No Man’s Land (2005). Opere e progetti in cui il particolare spirito di ricerca di Favata si e’ espresso anche attraverso un meticoloso lavoro antropologico, sonoro e culturale, volto a setacciare nel moderno e nel contemporaneo i segni e le radici sopravviventi del passato. The New Village, l’ultimo album del sassofonista di Alghero licenziato nel 2007 dai tipi del Manifesto, e’ un invece un progetto in tentetto che oltre a fedeli sodali e collaboratori di lunga data di Favata (il chitarrista elettrico e manipolatore elettronico Marcello Peghin, il pianista e tastierista Daniele di Bonaventura, il contrabbassista Salvatore Maltana e il batterista U. T. Gandhi) coinvolge anche la splendida tromba dell’emergente Riccardo Pittau e le suggestive corde vocali dei Tenores di Bitti (Daniele Cossellu, Piero Sanna, Pierlugi Giorno e Mario Pira). Un album e un progetto che in questi ultimi due anni ha raccolto (anche per merito dei numerosi concerti dal vivo), ampi consensi e riconoscimenti da parte del pubblico e della critica sia nazionali che internazionali, finendo per essere segnalato tra i “coup de coeur”, ovvero i preferiti, nel catalogo del Forum delle Musiche del Mondo BABEL MED MUSIC 2009 tenutosi a Marsiglia lo scorso marzo. Demarcando un territorio espressivo dove la “tradizione in transizione” (qui ovviamente quella sarda) si mescola alla lezione delle correnti musicali piu’ rivoluzionarie, sincretiche ed ecumeniche degli anni Settanta (le mille strade della Great Black Music, il free interculturale di Don Cherry, il jazz elettrico di Miles Davis), Favata e i suoi collaboratori esaltano la forza e l’energia di tale alleanza con un approccio attuale e globale, che incorpora con intelligenza e misura le istanze elettroacustiche e digitali adottate dalla musica creativa dell’ultimo decennio. L’iniziale Comare Mia e’ la traccia piu’ estesa se non il manifesto portante della raccolta. Il quartetto dei Tenores ne intona subito il bellissimo tema melodico, rimarcato all’unisono dalla tromba di Pittau e dal tenore di Favata. Successivi interventi individuali e collettivi scompongono o dilatano le sue cellule armoniche. La chitarra di Peghin e le tastiere di Di Bonaventura imprigionano acide e fluide sagome electric fusion, innervate di febbrile ansia urbana dagli assolo di tromba e sax e dal concitato passo jazz-rock della sezione ritmica, mentre la coda finale ripropone le polifonie e gli intrecci vocali dei Tenores e il lirismo del motivo introduttivo. Le successive From Ottana To New York e T’amo diffondono bluastri umori loft jazz e ipnotiche vertigini davisiane ora sull’ancestrale e misterioso strascico dei campanacci dei Boes e Merdules ora sulle nenie a mò di serenata contadina dei Tenores. Il viaggio d’ascolto prosegue con il tono free di Su Tempus Nou e la piu’ articolata New Village, ancorata a stilemi elettrici davisiani e a rotonde evoluzioni melodiche in levare a’ la Art Ensemble Of Chicago. La giustapposizione di lirismo, swing, folk e libera improvvisazione e’ la formula che rende intensi e scorrevoli titoli come Angels Sing e In Su Monte Seris Now ma subito appresso la performance a cappella del traditional Cantu A Isterrita imprime all’album una natura piu’ languida e notturna, eccezion fatta per il pathos Downtown e i rizomi digital-ambient della bellissima Pullighitta Blues, altro vertice memorabile della raccolta e della penna di Favata. Daltro canto, la recente pubblicazione del DVD The New Village – Live In Sardinia (filmato e registrato dal vivo il 19 dicembre 2007 all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari) e’ un complemento d’arredo per nulla superfluo, anzitutto perche’ Favata revisiona il tentetto introducendo al posto di Maltana e Peghin due “galletti rossi” in libera uscita quali il talentuoso contrabbassista Danilo Gallo e l’eclettico tastierista-manipolatore elettronico Alfonso Santimone, secondariamente perche’ molti brani acquisiscono dal vivo un’impetuosita’ ritmica e un rimodellamento elettroacustico piu’ in linea con i venti sonori correnti, attenuando cosi’ la componente elettrica davisiana irradiata a piu’ riprese dalla registrazione in studio. Di tale restauro beneficiano soprattutto Comare Mia e The New Village (dove la batteria di U.T. Gandhi cresce in fantasia e robustezza su tempi decisamente rock, contrappuntando i ricchi fondali elettronici di Santimone, le serpentine pianistiche di Di Bonaventura e le iperventilate incursioni di Favata e Pittau) ma anche Pullighitta Blues, in cui piano, elettronica e campionamenti traghettano il mood melodico del brano verso una sensualita’ dal sapore avveniristico, interpolata a iridescenti trame cool-soul-blues e lancinanti incursioni nel free. Visivamente i tratti segnati dall’esperienza, i costumi tradizionali e i passi di danza dei Tenores di Bitti sono l’altro punto di forza (scenografico e artistico) del concerto, uno spettacolo nello spettacolo, che le voci mesmeriche, terrigene e asimmetriche del quartetto proiettano in una dimensione “altra”, a spasso nella notte dei tempi.
ENZO FAVATA TENTETTO feat. TENORES DI BITTI
The New Village
CD – Il Manifesto CD (2007) – distr. Goodfellas
Voto: 8/10
Musicisti:
Enzo Favata – tenor sax, samplers
Riccardo Pittau – trumpet
Daniele Di Bonaventura – piano, keyboards
Marcello Peghin – electric guitar, electronics
Salavatore Maltana – doublebass, electric bass
U.T. Gandhi – drums
Tenores di Bitti Remunnu ‘e loco
Daniele Cossellu – vocals (oche, mesu oche)
Piero Sanna – vocals (oche, mesu oche)
Pierluigi Giorno – vocals (contra)
Mario Pira – vocals (basciu)
Brani:
01. Comare Mia
02. From Ottana to New York
03. T’amo
04. Su Tempus Nou
05. The New Village
06. Angels Sing
07. In Su Monte Seris Now
08. Cantu a Istarrita
09. The Night Of Boes And Merdules
10. Boche And Notte In Chicago
11. Pullighitta Blues
12. In su Soul e s’anima (To Marcello Melis And Lester Bowie)
ENZO FAVATA TENTET feat. TENORES DI BITTI
The New Village – Live In Sardinia
DVD – Isola dei Suoni (2009) – durata: 1 h, 32 m – audio: 2CH
Voto: 8/10
Musicisti:
Enzo Favata – tenor sax, soprano sax, samplers
Riccardo Pittau – trumpet
Daniele Di Bonaventura – piano
Alfonso Santimone – keyboards, live electronics
Danilo Gallo – doublebass
U.T. Gandhi – drums
Tenores di Bitti Remunnu ‘e loco
Daniele Cossellu – vocals (oche, mesu oche)
Piero Sanna – vocals (oche, mesu oche)
Pierluigi Giorno – vocals (contra)
Mario Pira – vocals (basciu)
DVD Brani:
01. Comare Mia
02. From Ottana To New York
03. T’amo
04. Ballu Lestru
05. Su Tempus Nou
06. The New Village
07. Anghelos Cantade
08. Anghelos
09. Muttos
10. Monte Seris
11. Cantu a Isterrita
12. Boche And Notte In Chicago
13. Pullighitta Blues
14. Introducing The Band
15. Comare Mia (encore)
Links:
Enzo Favata: www.enzofavata.com
Tenores di Bitti: www.tenoresdibitti.net
Il Manifesto CD: http://musica.ilmanifesto.it
Isola dei Suoni: www.isoladeisuoni.com