“Lester! Omaggio a Lester Bowie” ha debuttato a Roma all’Auditorium alla fine dello scorso anno. Quali sono stati i motivi che ti hanno portato a focalizzarti su questo personaggio e sulla sua produzione dopo il progetto sull’ultimo Michael Jackson?
Partiamo dal presupposto che questo gruppo, che si chiama Parco della Musica Jazz Lab, e’ stato da me messo in piedi per farne una formazione stabile dell’Auditorium di Roma. Cosi’ l’Auditorium ha una big band, un gruppo di musica contemporanea e questo gruppo di jazz di media stazza di cui io sono l’ideatore e il direttore. Quindi ho un certo numero di progetti che devo mettere in pratica nel range di due o uno all’anno. Dopo Michael Jackson si trattava, per l’appunto, di fare un nuovo progetto e a me e’ venuta voglia di farlo su Lester Bowie, che e’ uno dei musicisti che io ho amato molto e amo tutt’ora, a parte il fatto che e’ stato un caro amico. Inoltre e’ una figura non particolarmente battuta e sfruttata, per cosi’ dire, perche’ tanti si dedicano a diecimila omaggi su Miles Davis, Monk, Parker e via di questo passo. Lester non e’ stato invece abbastanza frequentato, mi sembrava percio’ giusto ricordarlo per via di musiche bellissime che si adattano perfettamente a questo gruppo. Un gruppo nato anche incidentalmente da una richiesta fattami tempo fa per effettuare un paio di concerti in Emilia. Poi ci siamo esibiti anche a Roma, alla Casa del Jazz, dove erano presenti anche i responsabili dell’Auditorium. Gli siamo piaciuti molto e mi hanno cosi’ proposto di farne una formazione stabile della loro struttura. A me e’ sembrata ovviamente una bellissima idea, anche perche’ tenere in vita un gruppo di dieci, e nel caso di Michael Jackson, dodici persone rende assurda l’idea che dopo un paio di concerti sia finita li’. La cosa importante e’ che cio’ sia accaduto anche in questi tempi di profonda crisi. Non e’ facile trovare una struttura che ti metta a completa disposizione sala prove, studio di registrazione, albergo e sala concerti. Tra l’altro abbiamo gia’ fatto e portato in giro molti altri progetti: uno apprezzatissimo su Gershwin, successivamente un altro su brani miei battezzato “Rava Songbook”, poi e’ stata la volta di “Rava Noir”, in collaborazione con Francesco Tullio Altan che ha creato una bellissima animazione a fumetti. Infine e’ arrivato quello su Michael Jackson ed ora questo su Lester. Per i prossimi non so, ci devo ancora pensare un po’ su.