James Senese
E’ Fernut’ ‘O Tiempo
Arealive / Edel
2011
Senza dubbio alcuno e senza tema di smentite, James Senese e’ uno dei personaggi più anticonformisti, spontanei e innovativi che, partito da Napoli, si sia mai aggirato sulla scena musicale italiana.
Dico “personaggio” non a caso, perche’ James Senese non e’ solo un artista che pratica i suoi talenti. Inizio’ a studiare il sax fin da ragazzo, quando si aggirava come uno scugnizzo “qualsiasi” tra le strade di Napoli, un ragazzino “qualsiasi” ma con la pelle “più scura”, di quel colore che gli ha quasi imposto di mettere il blues e il jazz accanto al sole e al mare, di mescolare la musica afroamericana con le sonorità mediterranee. Questa circostanza ne ha fatto un capo-scuola, un innovatore, fin da quando, con il suo gruppo Napoli Centrale – oggi storico ma, a suo tempo, esordiente – fece parte degli inventori della Neapolitan Power, la corrente musicale da cui sono poi scaturiti mille e mille rivoli stilistici e da cui sono nati innumerevoli artisti, innovatori a loro volta, uno su tutti Pino Daniele, che lo volle al suo fianco ai suoi esordi. Poi, oltre che musicista e cantante, James Senese e’ stato attore cinematografico, mantenendo sempre quell’alone di apparente ruvidezza, una sorta di corazza che ricopre i timidi, i sensibili, con un muro che divida l’interiorità dal mondo circostante, che difenda i propri sentimenti dagli attacchi esterni, che e’ proprio di ha dovuto lottare per emergere. Tutto questo ha prodotto intere stagioni di musica e di spunti artistici, che hanno girato il mondo ed hanno meravigliato e influenzato intere correnti musicali.
Oggi, grazie forse all’età che avanza e porta con se’, assieme all’arricchimento della maturità personale, la necessità incombente di mettere ordine nei propri sentimenti, James Senese ha deciso di produrre questo E’ Fernut’ ‘O Tiempo, del tutto formato di brani originali, composti da lui, in cui sorprendentemente esplora e sviluppa elementi stilistici nuovi ed inattesi. Esordisce con alcuni brani intrisi di poesia e di spunti melodici, particolarmente “cantabili”, e a queste canzoni, sia in lingua che in dialetto, riserva in tutto il disco molto piu’ spazio di quanto abbia mai fatto in precedenza. Nella maggior parte dei brani innesta le consuete venature di funky, il “suo” blues, quello che i suoi fans piu’ si aspettano da lui, che parte dal mediterraneo per percorrere a ritroso le strade verso occidente, verso il Bronks, i paralleli che riallacciano la sua musica con quella dei Wheater Report e la musica fusion, diviso tra l’amore per John Coltrane e l’ammirazione per Miles Davis. Ma la svolta stilistica resta abbastanza evidente. La poesia di James e’ schietta e concreta come lui; sconcerta e disarma per la sua chiarezza e la sua semplicita’. Parla di incomunicabilita’ e di incomprensioni in Quanno Vene ‘a Sera, di amore tradito in Possibile Impossibile, rende un omaggio tutto personale a Renato Carosone con una rilettura del tutto inedita di ‘A Panse’, che esegue a modo suo, canta l’amore come forse non ha mai fatto prima, in Ammore Mio, in Si Me Vuo’ Bene Oppure No, in Chesta Gelusìa.
I sentimenti espressi da James sono semplici e scevri da complicazioni e false leziosità, in perfetta linea con la coerenza del personaggio: lui li definisce onesti. Ed e’ quell’onestà, che vanta e rivendica, a giusta ragione, anche nelle note di copertina, che ha sempre dimostrato nella sua carriera e ha sempre rapito e continua ad affascinare i suoi numerosissimi affezionati sostenitori.
Brani:
01) Quanno Vene ‘A Sera
02) Possibile Impossibile
03) Si Me Vuo’ Bene Oppure No
04) ‘A Pansé
05) Ammore Mio
06) Chesta Gelusia
07) E’ Fernuto ‘O Tiempo
08) Quanno Staje Vicino A Me
09) Poi Cambierò
10) ‘A Vita E’ ‘Na Giostra
11) Marzo
12) Je Me Chiammo Carminiello
Musicisti:
James Senese – sax tenore e soprano, tastiere e voce
Freddy Malfi – batteria
Fabio Malfi – batteria
Rino Calabritto – basso
Gigi De Rienzo – basso
Ernesto Vitolo – tastiere
Ciccio Merolla – percussioni