Lucio Ferrara
It’s All Right With Me
Tuscia in Jazz
2011
Ecco una novita’ sicuramente attesa dai cultori piu’ attenti alle vicende, anche discografiche, del jazz italiano.
Lucio Ferrara e’ un musicista di particolarissima sensibilita’, conoscitore acuto della tradizione piu’ strettamente jazzistica del suo strumento. Quella chitarra che fra le sue mani – spesso si tratta di gloriose Gibson semiacustiche da collezione, dal suono deliziosamente in bianco e nero – diventa tutto il contrario dello strumento probabilmente piu’ debordante che e’ oggi.
Un fraseggio asciutto, terso, assoli dove ogni nota ha una sua ragion d’essere. E che prima ancora che stare sempre e implacabilmente sul tempo, e’ capace di cantare e ricamare. Questo e’ appannaggio dello stile del chitarrista pugliese. Stile peraltro affinato sul campo, da un’attivita’ concertistica – e di didatta – intensa e ampia, di respiro internazionale e spesso a fianco di grandi maestri di quel purissimo stile bop – una scelta di campo tanto assoluta quanto vissuta con pacata naturalezza – che e’ il cuore dell’ispirazione di Ferrara.
Come testimonia, del resto, Body and Soul, gioiellino live incastonato al centro dell’album e che immortala l’incontro con un quintetto stellare, Lee Konitz naturalmente in testa: narrativa metafisica l’assolo del maestro statunitense; di sapiente leggerezza quello al piano di Antonio Ciacca; ma intenso quanto gli altri quello del leader, anzi capace di fondere e sintetizzare gli umori di entrambi. Sostenuti dalla batteria di Ulysses Owens, gli interventi solistici si completano con quello pressoche’ perfetto di Kengo Nakamura, anch’egli come Konitz presente solo in questo brano.
Ecco percio’ spiegati i motivi del seguito di cui gode Ferrara, che a loro volta giustificano l’attesa di cui si parlava all’inizio. A maggior ragione se si pensa che il debutto avvenne con quel Florian su Splasch Records, distante una decina d’anni fa, tanto suggestivo (“un jazz mite e arioso come una traversata in barca”: cosi’ Davide Ielmini nelle note di copertina) quanto necessitante ormai di ‘aggiornamenti’, tanto musicali quanto esistenziali.
E questo It’s alright with me ne offre a iosa: sul piano della varieta’ delle situazioni musicali proposte, dell’equilibrio complessivo delle parti che lo compongono, degli umori frizzanti, quasi leggeri e easy che vi si respirano. E che sono in realta’ il frutto di una maturita’ raggiunta, di una consapevolezza che sa farsi percio’ di volta in volta sorridente e ironica, o sentimentale e melanconica, o assorta, esplorativa. Quando si parla di equilibrio tra le parti, il riferimento e’ all’alternanza ben riuscita fra originali e standards, i primi non meno dei secondi straripanti di blues: l’iniziale Twelve Bars For M.B., Lagos Blues; alla scelta convincente di assemblare i primi cinque brani con un quartetto chitarra-piano-contrabbasso-batteria, frutto di una session newyorkese, a un sorprendente dittico in trio con hammond (Luca Mannutza) e batteria (Nicola Angelucci). Il tutto condito con quel Body and Soul descritto in precedenza.
Musicisti:
Lucio Ferrara, guitar
Lee Konitz, alto sax
Antonio Ciacca, piano
Ulysses Owens, drum
Kengo Nakamura, bass
Yasushi Nakamura, bass
Luca Mannutza, hammond
Nicola Angelucci, drum
Brani:
Twelve Bars For M.B. (L. Ferrara)
Who can I Turn To (L. Bricusse)
Perhaps (L. Ferrara/D. Brillante)
Beatrice (S. Rivers)
Lagos Blues (A. Ciacca)
Body and Soul (J. Green)
Silver (L. Ferrara)
Oh, Lady Be Good (G. Gershwin)
Link:
Lucio Ferrara: www.lucioferrara.com
Orsara Musica Jazz Festival: www.orsaramusica.it