Giovanni Falzone Mosche Elettriche
Around Jimi
Cam Jazz - distr. IRD
2010
Il favoleggiato incontro discografico tra Miles Davis e Jimi Hendrix avrebbe potuto cambiare i connotati a un’epoca musicale. Oppure no. Secondo il parere di Alan Douglas (colto da Filippo Bianchi nell’intervista contenuta nel suo prezioso libro Il secolo del jazz) il progetto sarebbe potuto essere persino un “interessante” buco nell’acqua. Sta di fatto che Davis istigo’ dapprima il tutto per poi tirarsi indietro (insieme a Tony Williams) pretendendo un cachet stratosferico. Da allora in molti hanno immaginato e avanzato ipotesi. Giovanni Falzone passa invece ai fatti. Con la sua proverbiale capacita’ di andare al nocciolo della questione circuisce il mitizzato soggetto musicale avanzando, con il progetto Mosche Elettriche (solidamente imperniato sul virtuosismo del chitarrista Valerio Scrignoli e sull’incisiva sezione ritmica costituita dal bassista elettrico Michele Tacchi e dal batterista Riccardo Tosi), una riflessione personale sulla chitarra e sulla tromba piu’ seminali del secolo scorso.
Anche se nel titolo e nei contenuti l’omaggiato principale e’ Hendrix (di cui cade quest’anno il quarantennale dalla scomparsa), in Around Jimi la figura di Davis entra in gioco sotto una duplice veste; la tromba del leader e un paio di motivi simbolo del periodo “cool” e “modale”, Solar e So What, rivisitati in chiave elettrica come forse sarebbe piaciuto al mancino di Seattle. Il marker principale e piu’ interessante su cui Falzone sembra far leva e’ la sottile linea rossa che accomuna l’improvvisazione rock di fine anni Sessanta e la sperimentazione jazz davisiana di quel medesimo periodo, che cerca di superare a sinistra sia la rivoluzione “free” sia gli ultimi rivoli della stagione New Thing. Da qui le coordinate liriche ed elettriche con cui Falzone rivisita gli originali hendrixiani, trasformandoli in delle “mini suite” (fuse con una propria composizione) e mescolando al loro interno fisicita’ jazz-acid rock, sperimentalismo strutturale di stampo “progressive”, contrappuntismo “fusion” e avvenirismo elettronico.
Ingredienti che si ritrovano anche nei tre brani integralmente originali del trombettista siciliano, Electric Flies, November 19th e Mr. Jimi, brillantemente accordati con il clima estetico generale dell’album. Falzone avrebbe potuto spingersi oltre, sollecitando maggiormente certi attributi del verbo hendrixiano con un maquillage sperimentale piu’ estremo e contemporaneo, ma sceglie giudiziosamente una “via di mezzo” utile a salvaguardare la riconoscibilita’ del brevetto hendrixiano e dell’impronta davisiana, entrambi ancora influenti, “eterni” e “oltre” rispetto a quanto si cerca d’inventare oggi per far breccia nella piu’ ampia fetta di pubblico giovanile.
Voto: 7/10
Genere: Jazz-Rock
Musicisti:
Giovanni Falzone – trumpet, electronics
Valerio Scrignoli – guitar
Michele Tacchi – bass
Riccardo Tosi – drums
Brani:
01. Purple Haze
02. Electric Flies
03. Fire
04. November 19th
05. Manic Depression
06. Mr. Jimi
07. Solar
08. So What – Foxy Lady (Suite)
Links:
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