ANIMAL COLLECTIVE | Merriweather Post Pavilion

Animal Collective
Merriweather Post Pavilion
Domino Records - distr. Self
2009

Gli Animal Collective volevano far cantare e ballare l’elettronica alle foreste americane e questo Merriweather Post Pavilion finalmente ci riesce. Per i componenti della band, ormai divisi tra New York, Washington DC e Lisbona, si tratta anche di un ritorno a casa, in quel Maryland che il titolo (preso in prestito da un sito per concerti all’aperto esistente dagli anni Sessanta a Columbia, sobborgo di Baltimora) esplicitamente richiama. Dimenticatevi le sperimentali pose weird prewar folk come pure le surreali melodie bucoliche e le infantili allucinazioni primitiviste degli album precedenti. Queste nuove undici tracce si gettano a capofitto in un avventuroso “technicolor dream” sonoro a meta’ tra vintage vocale e moderna tecnologia del ritmo. Come consumati carrozzieri musicali, gli Animal Collective riverniciano i cromatsmi popedelici di Beach Boys, Beatles e Syd Barrett, fissandoli con antiruggine spectoriana e reiterate pulsazioni minimal-kraut-dance. Permangono comunque dei piccoli graffi visibili in superficie, come nel ribollente vortice meccanico perso negli arpeggi di una chitarra pinkfloydiana dell’iniziale In The Flowers o nella danza synthetica di Summertime Clothes che infiamma armonie vocali e controcanti degni dei migliori XTC. Tastiere, sampler, drum machine  e melasse polifoniche conciliano il verbo wilsoniano con le cicliche spirali di Mr. Glass in My Girls mentre Daily Routine si fionda in surreali soundscapes ambientali spinti in posizione da controtempi ritmici. Beat e loop circolari tengono banco nelle celestiali e avveniristiche melodie in levare di Taste e Also Frightened, oppondendosi all’evanescente e lisergica atmosfera di No More Running, alle sfavillanti euforie etniche di Lion In A Coma e a quella caramellosa bossanova “techno-house-dance” spruzzata di power electronics a’ la Black Dice che taglia l’articolata impalcatura di voci e cori nella finale Brothersport. Quelli di Merriweather Post Pavilion sono gli Animal Collective piu’ shoegaze e psychotronici, solari, folli e colorati finora ascoltati. Che vi piaccia o no, la loro ri-evoluzione s’imprime ancora una volta nei neuroni 


 


 




Voto: 7,5/10


Genere: Experimental Psych Pop /Power Electronics 


 


 




Musicisti:


Avey Tare – vocals, guitar, samples, keyboards, percussion


Geologist – electronics, samples, vocals


Panda Bear – vocals, percussion, samples, guitar


 


 


 




Brani:


01. In The Flowers


02. My Girls


03. Also Frightened


04. Summertime Clothes


05. Daily Routine


06. Bluish


07. Guy’s Eyes


08. Taste


09. Lion In A Coma


10. No More Runnin’


11. Brothersport


 




Links:


Animal Collective: www.myspace.com/animalcollectivetheband


Domino Records: www.dominorecords.com