JIM HOBBS / JOE MORRIS / LUTHER GRAY | The Story Of Mankind

Jim Hobbs / Joe Morris / Luther Gray
The Story Of Mankind
Not Two - distr. JTD
2008


Osservate la grafica del disco e ditemi se non assomiglia in tutto alla copertina di un libro. In effetti un testo del genere esiste per davvero, solo che l’autore originale e’ un tale Hendrik Van Loon, olandese emigrato negli Stati Uniti agli inizi del Novecento (1903), giornalista e professore ma anche scrittore appassionato di storia e geografia che nel suo The Story Of Mankind (pubblicato nel 1921) delinea un percorso dall’alba dell’era umana fino alla prima guerra mondiale, mettendo in luce i legami tra eventi storici, arte, cultura e progresso. Non saprei dirvi la ragione per cui gli effettivi di questo trio abbiano scelto di ispirarvisi fino al plagio, posso solo garantire sulle loro ottime credenziali nella jungla dell’avant jazz statunitense e sulla bonta’ di questa registrazione. Il tandem costituito da Joe Morris e Luther Gray e’ da anni assai collaudato, specie nei progetti del valente chitarrista bostoniano con base a New York, che qui come in svariati recenti album si sta facendo apprezzare anche come contrabbassista. Figura di rilievo della scena di Boston ma originario dell’Indiana, Jim Hobbs e’ proverbialmente un sassofonista dal suono moderno, duttile e assai irruento, noto come leader della Fully Celebrated Orchestra (in realta’ un trio, con il contrabbassista Timo Shanko e il batterista Django Carranza, da poco diventato quartetto con l’entrata nei ranghi del trombettista Taylor Ho Bynum), in questo contesto piu’ misurato, cromatico ed elegante, come si puo’ evincere da Lost In The Vastness Of The Universe, e magnificamente discorsivo nel fraseggio in chiave di assolo poliarmonico che contrassegna The Story Of Word, splendido brano in cui Morris e Gray dispensano timbri e ritmi da savana africana. Altra meraviglia e’ Gunpowder, un affresco dai bluastri colori “new thing”, resi ancor piu’ intensi dai tre musicisti con un mirabile gioco di squadra che genera ampie sortite individuali ispirate da fantasia e gran classe tecnica, mentre nell’esteso e articolato sviluppo di The Spreading Of The Idea Of Pop Sovereignty il contralto di Hobbs esprime nel suo timbro acido e aspro tutta la plastica irregolarita’ e l’incadescente visceralita’ della gloriosa scuola texana. Detto cio’, ogni altra raccomandazione per condurvi alla piacevole scoperta di The Story Of Mankind risulta superflua.


 




Voto: 7/10


Genere: Impro Jazz / Free, Post Bop


 


 




Musicisti:


Jim Hobbs – alto sax


Joe Morris – doublebass


Luther Gray – drums


 


 


 




Brani:


01. Then A Genius Bethought Himself Of The Use Of Fire


02. Lost In The Vastness Of The Universe


03. The Story Of Word


04. Gunpowder


05. The Spreading Of The Idea Of Pop Sovereignty


 


 


 




Links:


Not Two Records: www.nottwo.com