TRENINCORSA: un viaggio lungo dieci anni

I Trenincorsa sono un gruppo folk che proprio in questo periodo ha celebrato dieci anni di attivita’ con un concerto all’Arena di Mendrisio; la band ha gia’ quattro album all’attivo e ne sta preparando un quinto in vista del prossimo anno. Per tracciare un bilancio di questa avventura, abbiamo intervistato il frontman Matteo Carassini.



 


Sound Contest: Ormai siete “Trenincorsa” da dieci anni. Cosa e’ rimasto invariato in tutto questo tempo e cosa e’ cambiato?


Matteo Carassini: Beh, in realta’ sono cambiate un pò di cose perche’ dieci anni sono tanti. E’ una data importante per festeggiare i Trenincorsa: all’inizio siamo stati in due a fondare il gruppo con questo nome, poi ci sono stati altri cambi sia come numero che per quanto riguarda i singoli componenti, mentre dal 2007 siamo stabilmente in sei.



 


Il vostro modo di comporre e’ cambiato in questi dieci anni?


Si’. Sono io l’autore dei brani e proprio man mano che scrivevo, sentivo la necessita’ di una base ritmica piu’ consistente in modo da poter sostenere anche meglio i miei testi.



 


Bene. L’ultimo vostro disco e’ “Verso Casa” del 2010. Hanno collaborato con voi alla realizzazione dell’album Davide Van De Sfroos in un folk – reggae intitolato “la Gira’ndula”, Erriquez della Bandabardo’ in “LatinGio'”, Tonino Carotone con l’inseparabile Piluka nel brano “Il trapezista”, un’eccellente Paola Folli nel rifacimento del “Pescatore” di Pierangelo Bertoli e poi Roberto Gualdi, Cesareo e Fabrizio Consoli. Quale collaborazione vi ha dato piu’ soddisfazioni tra queste?


Credo che sia abbastanza facile rispondere a questa domanda. Quella con Davide Van De Sfroos. Con lui e’ venuta fuori la collaborazione, perche’ avevamo aperto i suoi concerti e in tali occasioni c’e’ stato anche un vero e proprio scambio confidenziale. Abbiamo stretto un buon legame con lui e non molto tempo fa ci ha citato in un’intervista sul “Corriere della Sera”, spendendo parole di elogio nei nostri confronti. Ormai si puo’ dire che e’ nata un’amicizia. Con Erriquez abbiamo avuto il contatto piu’ diretto, oltre che per il pezzo del cd, lo scorso 18 novembre, perche’ abbiamo aperto per la prima volta il concerto della Bandabardo’ all’Hiroshima Mon Amour di Torino. E’ andata bene e piu’ in generale siamo contenti di aver condiviso esperienze simili o palchi insieme a Davide Van De Sfroos e alla Bandabardo’, perche’ come Trenincorsa crediamo di collocarci musicalmente in mezzo a queste due realta’ artistiche.



 


Proprio a proposito di live, il 4 novembre avete tenuto un concerto all’Arena di Mendrisio per festeggiare i vostri dieci anni di attivita’. Come e’ andata in quell’occasione?


Molto bene. Era la prima volta a Mendrisio e ci tenevamo perche’ in quella zona vivono molti nostri fan. C’era il maltempo e, nonostante cio’, e’ accorsa molta gente per festeggiare li’ con noi. Peccato non sia potuto venire tra i nostri ospiti Fabrizio Bosso; e’ rimasto bloccato ad Alessandria proprio per il maltempo (il 4 novembre e’ stato anche il giorno dell’alluvione di Genova, ndr).



 


Sempre in quella serata avete presentato “Primavera”, nuovo singolo che sara’ inserito nel prossimo album. Cosa ci puoi anticipare di questo pezzo?


Non e’ esattamente nuovo, perche’ in realta’ e’ il pezzo con il quale abbiamo vinto Sanremo Doc l’anno scorso, pero’ non l’abbiamo pubblicato e abbiamo voluto fare dunque un piccolo regalo a chi e’ venuto a vederci a Mendrisio. Vorremmo tenerlo anche per un discorso radiofonico in quanto e’ un brano molto orecchiabile e ci piacerebbe farlo uscire il 21 marzo proprio in concomitanza con l’arrivo della primavera. L’album arrivera’ poco dopo, intorno all’aprile del 2012, e adesso stiamo lavorando in studio per portarlo a termine.



 


Capisco. E nella vostra nuova fatica discografica ci saranno altre collaborazioni importanti?


Ce lo auguriamo. Ci stiamo lavorando e comunque non dovrebbe esserci nessuna collaborazione con artisti che hanno preso parte gia’ alla realizzazione di Verso Casa.



 


Con chi vorreste collaborare in futuro?


Sarebbe bello fare un pezzo con i Tazenda, perche’ il nostro bassista e’ mezzo sardo ed e’ molto legato a questa terra e secondo noi c’e’ una canzone che si addice molto a una collaborazione del genere. Ci piacerebbe piu’ in generale per l’uso che loro fanno della lingua, del dialetto e dell’italiano. Poi per un gucciniano come me, se Francesco Guccini volesse collaborare con noi…



 


Oltre alla data del 4 novembre state suonando molto dal vivo in questo periodo?


Stiamo suonando, ma senza esagerare perche’ non siamo proprio in tour. Per esempio siamo tornati in Provenza, perche’ ci siamo stati a settembre e abbiamo vinto il concorso Rock’N’Folk e ci hanno ricontattato per un altro festival.



 


Bene. Siamo giunti alla conclusione, ma prima un’ultima domanda: dopo 10 anni di attivita’ c’e’ qualche soddisfazione artistica che ancora non avete ottenuto e che desiderereste ottenere?


Suonare sul palco del Primo Maggio per noi sarebbe sicuramente un bel traguardo, pero’ anche Sanremo Doc lo e’ stato e mi auguro che questo concorso continui. Davide Van De Sfroos e’ gia’ riuscito a sdoganare il dialetto portandolo in piu’ parti del territorio nazionale ma non solo; noi invece siamo tornati in Francia per la seconda volta e poi dovremmo andare in Germania, ma piu’ in generale ci piacerebbe comunque toccare altre nazioni per portare in giro la nostra tradizione e per farla conoscere.



 


Termina dunque qui l’intervista a Matteo Carassini dei Trenincorsa; noi ovviamente lo ringraziamo per la sua disponibilita’ e non possiamo far altro che attendere il 2012 per ascoltare il nuovo album della band.




 


Link:


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