ISRAEL VARELA The Labyrinth Project Via Veneto Jazz / Jando Music 2019
Un puzzle complesso, raffinatamente cerebrale, adornato da un sound possente e ben definito, da tensive asperità armoniche di pregevole fattura e da interessantissimi incastri poliritmici e polimetrici. Il tutto sublimato da un’anima mediterranea che aumenta sensibilmente i decibel emozionali. “The Labyrinth Project” è la nuova creazione discografica data alla luce dallo strepitoso batterista, cantante e compositore Israel Varela, affiancato da tre formidabili compagni di viaggio del calibro di Ben Wendel (sax tenore), Florian Weber (pianoforte) e Alfredo Paixão (basso). Otto i brani originali presenti nel CD scaturiti dall’ubertosità compositiva di Varela, eccezion fatta per Shadow (Alfredo Paixão) e Ascended soul (Florian Weber). Il climax di Heliopolis è etereo, ipnotico, soprattutto nelle prime misure. Il pianismo di Weber crea un’incredibile suspense, impreziosito da architetture armoniche spigolose, dense di fascino, ornato da numerose incursioni nell’out playing e sostenuto dal comping vibrante e in costante movimento cesellato dalla coppia Paixão-Varela. Wendel si esprime attraverso un eloquio torrenziale, ricco di incendiarie scorribande cromatiche, oltre a brillare per un’ampia esplorazione timbrica del suo sassofono tenore. Azul è una composizione melanconica, tracimante di sensibilità comunicativa. Varela, qui in veste di cantante, interpreta il brano con un trasporto emotivo pervasivo, che tocca le corde del cuore. Cuatro colpisce di primo acchito, in particolar modo per il devastante impatto sonoro. L’incedere del sassofonista è fluviale, impetuoso, arricchito da puntate nell’outside phrasing e da focosi cenni di growl. Florian Weber dà vita a un’elocuzione ammaliante, di matrice postboppistica, a tratti dal tocco accentuatamente percussivo, carica di nerbo espressivo e intrisa di adrenaliniche e sguscianti frasi out, supportato dal drumming deflagrante tessuto da Varela, costruito su repentini spostamenti di accenti così come nell’accompagnamento del solo di Wendel. Il discorso improvvisativo del bassista è inizialmente lirico, per poi snodarsi con una certa veemenza. “The Labyrinth Project” è un inesauribile distributore automatico di energia. Un album che rappresenta un’inclita sinossi di ricerca mirata all’innovazione, di sceltezza armonica e fervida estrosità ritmica. Una pura leccornìa per udito e mente. Da custodire gelosamente.
Genere: Contemporary Jazz / Contemporary Fusion
Musicisti:
Israel Varela, voice and drums
Ben Wendel, tenor sax
Florian Weber, piano
Alfredo Paixão, bass
Brani:
01. Flowing wind
02. Shadow
03. All directions
04. Ascended soul
05. Heliopolis
06. Azul
07. Nueve secretos
08. Cuatro
UNO DEI PIÙ GRANDI MUSICISTI DELLA STORIA DELLA MUSICA ITALIANA
PINO DANIELE
DA VENERDÌ 29 NOVEMBRE SARÀ DISPONIBILE IL BRANO INEDITO “AGAIN” che intreccia l’indimenticabile voce del cantautore con...
Sulla cresta di un’ondata di crescente successo, che si protrae ormai da anni, Massimiliano “Max” Scherbi leader dei The Rideouts , dopo il singolo...
Festeggia 20 anni la rassegna Jazz sotto le stelle Pietrelcina Festival, confermandosi tra le più attese della stagione estiva in Campania.
Il tema portante della...
MALIKA AYANE A TEATRO
Martedì 3 dicembre 2024 ore 21
Napoli, Teatro Augusteo
UNICA TAPPA IN CAMPANIA
Malika Ayane torna a esibirsi a Napoli nella sua dimensione preferita: a...
Torna a Roma il 27 e 28 novembre Cartiera Soundscape, un nuovo appuntamento per chiudere il ciclo della manifestazione che vuole valorizzare le sonorità...
THIRTY SECONDS TO MARS
DOPO IL GRANDE SUCCESSO NEI PALAZZETTI LA BAND DI JARED LETO ARRIVA IN ITALIA CON QUATTRO APPUNTAMENTI
UNICA DATA AL SUD ITALIA
DOMENICA 6 LUGLIO...
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia informato.Ok