Nel panorama delle manifestazioni estive si e’ svolta, tra luglio ed agosto, anche l’edizione 2010 dell’Ispani Jazz Festival, giunto al suo ottavo anno. Le difficolta’ – principalmente di carattere economico – che hanno attanagliato quasi tutte le manifestazioni di questo genere non hanno fermato la macchina organizzativa, capitanata dall’assessore Michele Morabito in rappresentanza dell’amministrazione comunale del piccolo comune cilentano e dal maestro Gerardo Di Lella, titolare delle scelte artistiche. Pochi, ma di buon livello, anche le proposte di quest’anno, che hanno compreso nel mese di luglio un’ottima performance del chitarrista Frank Gambale, ed in agosto un concerto del cantante Walter Ricci ed una serata con il pianista Dado Moroni in duo col contrabbassista Gianluca Renzi.
Il chitarrista jazz-fusion australiano, si e’ proposto alla chitarra e voce con il suo gruppo Frank Gambale Force “G” col progetto “Forte-Tude Feat: Boca“, cui ha partecipato la moglie Caterina “Boca” Gambale nella veste di vocalist, assieme a Hans Zermuehlen alle tastiere e cori, a Ian Martin al basso e cori ed a Joel Taylor alla batteria. La capacita’ di Gambale di stregare il pubblico con le sue profezie fusion e con i suoi momenti lirici alternati a vere e proprie esibizioni di virtuosismo formano nel complesso la cifra artistica di un musicista in grado di raccontare qualcosa di nuovo nel panorama musicale internazionale. Gambale e’ inoltre, da sempre, impegnato nell’insegnamento e nella diffusione della cultura musicale, soprattutto tra i giovani, e si e’ impegnato a tornare nel cilento in autunno per tenere un workshop ed eventualmente consolidare i rapporti di collaborazione con i musicisti della zona.
All’appuntamento del dieci agosto e’ stato chiamato Walter Ricci, un cantante napoletano che rappresenta una grossa promessa nell’area dei crooner di tendenza jazzistica. Il giovane cantante, accompagnato da un quartetto di musicisti di indiscusso e consolidato prestigio, Luca Roseto al sax alto, Michele Di Martino al pianoforte, Tommaso Scannapieco al contrabbasso e Franco Gregorio alla batteria, mostra in effetti forti potenzialita’ e buona grinta ma allo stesso tempo esperienza ancora da consolidare nella gestione delle proprie buone capacita’ e della presenza sul palcoscenico. Necessita in effetti di approfondimento nella ricerca di proprie originalita’ espressive e personalita’ artistica; mentre una grossa parte del merito per l’ottima prestazione dell’ensemble e’ decisamente da attribuire all’indiscutibile carisma degli altri componenti del gruppo stesso.
Ma il piatto forte e’ stato senz’altro costituito a duo formato da Dado Moroni al piano e Gianluca Renzi al contrabbasso. Dando per scontati il prestigio artistico e la sensibilita’ musicale di Moroni ha molto favorevolmente sorpreso – forse perche’ non sufficientemente conosciuto – il rilievo artstico di Gianluca Renzi. Sara’ forse anche grazie ad una combinazione di caratteristiche cui, personalmente, do una particolare importanza, e sono, piu’ specificamente, la modestia personale, la cordialita’ e la filosofia di suonare per piacere e non per mestiere; Renzi e’ – o almeno pare – un ragazzo (cresciutello!) che sembra venire fuori dal mondo dei sogni; uno a cui basta avere in mano il suo strumento e suonare … sorride e sembra trascendere nell’estasi della musica, sua stessa e del suo compagno di palco, godendo della musica in se stessa, che ha su di lui quasi l’effetto di uno stupefacente… Subito dopo lo spettacolo Gianluca e’ felice, estasiato e cordiale con tutti. In definitiva non pare quella persona forte e grintosa che, ormai gia’ da anni, ha sfidato il mercato degli States, trasferendosi oltreoceano e riuscendo a farsi strada nel mondo del Jazz proprio in casa dei suoi inventori. Come, del resto, ha fatto da parecchi anni anche Dado Moroni. Un duo di fouriclasse che, dopo lo spettacolo, lascia al pubblico la bocca buona… anzi l’orecchio!
Le foto di Walter Ricci all’Ispani Jazz