Sul Colle Celio, nella meravigliosa Villa Celimontana, come ogni anno la rassegna Jazz “Villa Celimontana Festival Roma” delizia di “emozioni simpatiche” i tanti aficionados recidivi e i neofiti che si avvicinano alla cultura musicale afroamericana. Ospiti della serata Robin Eubanks and Pippo Matino Quartet, geniale incontro di due menti creative, oltre che di due grandi virtuosi dello strumento, che avvalendosi della collaborazione di Fabio Accardi Batteria e Gaetano Partipilo sax alto hanno strabiliato con i loro artefatti sonici “avant-culture” le desiderose aspettative dell’uditorio.
Robin Eubanks e’ considerato uno dei migliori trombonisti Jazz della sua generazione, vanta numerose ed importanti collaborazioni, prima fra tutte quella con il Dave Holland Quintet, le sue composizioni spaziano dallo Swing al Funk, all’11/4 o 7/4 avvalendosi di una liberta’ compositiva che rappresenta un po’ la sua formazione e i suoi trascorsi musicali. Cio’ che rende peculiare il suo sound e’ l’utilizzo di un processore elettronico di suoni da lui programmato e ad un wa-wa innovativo, che si aziona automaticamente in base alla forza sufflativa impressa alle note di attacco. In Blues for Jimi Hendrix, melanconico omaggio al suo “eroe musicale”, Robin e le sue alchimie elettroniche in solo, come in una visionaria pittura, ci conducono nelle sferzanti e poderose Jimi-invenzioni, un momento davvero emozionante. X Base, altra composizione del trombonista Newyorkese e’ un delirio funk, trascinati dall’ Up-Groove del duo Matino-Accardi, in un dialogo serrato ed intenso, dove le esplorazioni armoniche di Eubanks sono di una freschezza sorprendente.
Non poteva mancare un gradito omaggio alla tradizione con gli standards Yesterdays e Caravan, dove il sax di Partipilo, sinuoso ed agile, da’ slancio alle fini costruzioni accardiane. Visti i felici trascorsi con Petrella la pasta ritmica stabilisce un feeling eccellente con il trombonista, mentre Monsieur Matino nell’ultimo dei tre standards proposti, You don’t know what love is, giganteggia, partorendo dai suoi grigi fermenti una intro mirabile con l’Head Rush loop… “with a Blue Devil inside”.
Il “Matino-Break” si compone delle sue trascinanti Essential Blues e Tandoori, contenute nell’ormai conosciuto lavoro discografico “Essential Team”. Qui la frenesia e’ generale, la carica empatica diventa contagiosa, la trama armonica e spigolosa di Matino e la bordata dei potenti e disorientanti fraseggi dell’accoppiata di ottoni uniti all’intensita’ cromatica ed alle sfumature elettro-percussive di Accardi creano un flusso roboante… peccato il tutto duri troppo poco… Grazie Men!!!