Guarda il videoclip di “Altrove” qui
https://bit.ly/2F0fhga
I T.M.O. nascono nel 2012 dall’incontro tra una cantautrice che aveva appeso il microfono al chiodo e un poeta con un passato da musicista. La collaborazione con tre ragazzi iscritti al Conservatorio ha dato come risultato un suono che prova a scardinare la classica forma-canzone dei cantautori, cercando di trovare una voce del tutto personale che trae origine dal sound inglese degli anni novanta e dalla poesia ermetica.
Altrove, il nuovo singolo dei Turi Mangano Orchestra, racconta l’amore di un figlio per la propria madre affetta dalla sindrome di Alzheimer. Da tre anni Marco, l’autore dei T.M.O. si occupa di sua madre Lucia, cercando di mantenere con lei un contatto in quell’altrove in cui la malattia l’ha ricacciata e scrivendo delle loro difficoltà sulla rivista Mind e sul sito Poetarum Silva. E se i gesti portano altrove, i racconti in cui scrive di questo prendersi cura (il “muro di carta” che ancora riesce a tenerli uniti), ci mostrano una storia intima e delicata, dove la fragilità sa trasformarsi in sorriso, nonostante tutto.
Altrove è un video non video, delicato, divertente e commovente allo stesso tempo. Manca di un’estetica visiva, di una fotografia patinata, di effetti e di movimenti particolari. Dentro c’è l’unica cosa che conta: la verità dell’immagine.
Vivere in questo altrove tocca anche al familiare che si occupa del malato. Il suo è un altrove diverso, fatto della realtà del malato e della realtà che lo circonda. È una dimensione privata di cui non si riesce a far partecipi gli altri perché non è semplice riuscire a entrare in questa dimensione.
È un altrove fatto di solitudine, di piccoli gesti, di disperazione ma anche di bellezza, di esperienze semplici che diventano il vivere quotidiano.
E in quell’altrove si può trovare l’unica cosa che conta: l’amore per la persona malata.
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