La lunga attesa dei quasi duemila spettatori dell’Arena Flegrea viene premiata quando una sequenza di note, arpeggiata alla chitarra classica da Ralph Towner, dà avvio all’incontro tra l’ex leader degli Oregon e il trombettista sardo. I due musicisti appaiono sul palco immersi nella scenografia dell’opera “Don Pasquale” di Donizetti, andata in scena nei giorni scorsi, sempre nell’ambito del Festival d’Oltremare. L’intero concerto sembra ispirato da un’idea onirica del suono, definita dallo stesso Paolo Fresu, “Il sogno di Orfeo”. Un rapporto col suono che implica una relazione fisica con gli strumenti: Towner utilizza tre chitarre – due classiche (una delle quali con una cassa armonica molto grande e con un timbro molto profondo) e una synth – capaci di creare tappeti e intrecci armonici, che fanno da supporto alle acrobazie sonore della tromba e del flicorno di Fresu.
La prima parte del concerto e’ tutta dedicata alla presentazione, in anteprima, del lavoro che i due musicisti pubblicheranno il prossimo gennaio per l’etichetta ECM, dal titolo Chiaroscuro. Uno dei brani piu’ interessanti e’ Punta Giara che prende il nome dal luogo in Sardegna, dove nel lontano 1992, i due musicisti si incontrarono per la prima volta. La composizione e’ dedicata al mondo delle launeddas, cosi’ come il progetto del 1992 intitolato Punta Giara Pipelines. L’amalgama dei suoni tra i due strumenti raggiunge il suo equilibrio nella seconda parte del concerto (costituito comunque da un unico set): Towner imbraccia la sua chitarra sintetizzatore, producendo un timbro e un colore sonoro molto vicino al clavicembalo. Fresu espone al flicorno un tema di sapore madrigalista, che poi si perde in un labirinto di suoni, affidato agli effetti dell’elettronica. I momenti di improvvisazione e di sperimentazione prevalgono su quelli della scrittura musicale; i timbri diventano piu’ ruvidi e la pulizia del suono della prima parte dell’esibizione e’ solo un ricordo.
La sensazione e’ che l’incontro tra questi due artigiani del suono diventi sempre piu’ complesso e interessante, tracciando percorsi che porteranno allo sviluppo di nuove idee e di nuovi progetti. Alla fine del concerto, il numerosissimo pubblico dell’Arena Flegrea, richiama i due musicisti sul palco: c’e’ ancora tempo per due bis…
Paolo Fresu – tromba, flicorno, elettronica
Ralph Towner – chitarra acustica, chitarra synth
Napoli, Arena Flegrea, 13 luglio 2009