Salgueiro, Lusitania e lusofonia. Questa morbida ragazza di quarant’anni inizia il suo concerto al Maxilive di Costabissara (VI), catapultando il pubblico nella sua singolare dimensione di cantante dall’aspetto, dalle scelte e dalla voce non convenzionale. La Salgueiro in abito tradizionale portoghese, conquista i presenti pian piano, in un crescendo che va dal repertorio di compositori e poeti che gravitano nella cultura portoghese a quello in lingua spagnola e francese, per finire presentando un sorprendente calore nella voce durante l’esecuzione di composizioni appartenenti al genere del fado. L’inizio del concerto dipana un repertorio che suscita suggestioni popolari proprio grazie al singolare tono molto alto e quasi monocromatico della sua voce. In questa fase viene dato molto spazio anche all’orchestra dei Lusitania, la nuova formazione della Salgueiro, i cui arrangiamenti sono curati dal primo violino Jorge Goncalves, che si è dedicato in particolare alle composizioni del mondo lusitano. Arrangiamenti dal tono colto e sapiente, eseguiti talvolta con chitarrone o mandola, facendo quindi riferimento anche ad una connotazione filologica della musica popolare antica, dedicando ampio spazio all’esecuzione di brani unicamente strumentali. Tra questi particolarmente coinvolgente e accattivante per il pubblico è stato il duo dei percussionisti dell’ensemble, oscillante tra improvvisazione e sfida. In seguito il repertorio spazia tra Caetano Veloso, Leo Ferrè, Vinicius e Jobim. Fino al fado, come dicevamo. La voce particolare della Salgueiro, i suoi toni alti, sembrerebbero inadatti all’esecuzione di brani del fado, così coinvolgenti e passionali nel loro indagare le sfumature degli irruenti sentimenti umani. In realtà, lei, riesce a plasmare questo incredibile strumento secondo lo stile e l’intenzionalità dei pezzi scelti. Cambia l’abito, cambia l’atmosfera, cambia anche la voce. Improvvisamente la magia di questo timbro singolare si dipana in tutto l’auditorium. La partecipazione, il lirismo, l’agilità, chiudono questa performance lasciando il pubblico in attimo di silenzio, rapito, quasi ipnotizzato dal canto, dal fraseggio, dalla profonda emozionalità e intimità che questa “morbida ragazza di quarant’anni” riesce a trasmettere col suo dono speciale. La Salgueiro, dunque, si è ricostruita dopo l’esperienza debuttante con i Madredeus, proponendosi prima come solista e poi con i Lusitania, che hanno inteso e amalgamato perfettamente al loro stile quello colto e raffinato di questa singolare artista.
19 aprile 2009, Maxilive di Costabissara (VI)