Carlo Martinelli
Caratteri mobili
“La tua vita ha la forma di un sasso che non cade più…” la bellissima chiusura di questo disco con il brano 1984, un brano che con dolcezza e rabbia cerca di racchiudere tutto il leitmotiv di questo lavoro. Tra l’altro è accattivante il momento strumentale in cui ritrovo un certo tipo di REM dell’era “Automatic for the people”. Altro brano altra corsa nel sogno in una struttura assai simile: parliamo del singolo Andiamocene a Taiwan dove in particolare, più che altrove, quando Martinelli si produce in un canto dal registro più elevato va a pescare profumi e sapori di quel Rino Gaetano a cui sicuramente lui deve molto. “Caratteri mobili” non è un lavoro di copertina, ma un lavoro di segreti e di confessioni… dietro la dolcezza di bei testi e dei suoi suoni ruvidi si nasconde un macigno di vita che Martinelli cerca di farci vedere, a tratti sento il bisogno e l’urgenza di sfogarsi con qualcuno, ma ho anche forte l’impressione che lo faccia con quel gusto ermetico delle metafore per mostrarsi sì ma senza lasciare il permesso di toccare. Star bene a distanza dal tutto per favore. E da lontano il punto di vista di questo lavoro è assai prezioso e completo…
Musicisti:
Carlo Martinelli, Voce, Cori, Chitarre Acustiche Ed Elettriche
Ceistiano De Fabritiis, Batteria E Percussioni
Milo Scaglioni, Basso
Sasà Vaccaro, Trombone
Filippo Bianchini, Sax Tenore
Gianluca Lo Presti, Moog
Brani:
01. Un banale fatto di cronaca
02. Nella bocca del leone
03. Andiamocene a Taiwan
04. Cos’era che volevo dire?
05. 1984