“PROGETTO SONORA” presenta il secondo
appuntamento della III edizione de “I CORTILI DEL JAZZ” presso il Museo di
Capodimonte (via Miano n. 2 – Napoli. Biglietto d’ingresso 5,00 € sino a
esaurimento posti. Info: 848800288)
D’ERRICO TRIO
Francesco
D’Errico: pianoforte
Marco De Tilla: contrabbasso
Dario Guidobaldi: batteria
Seconda serata all’insegna del buon
jazz dal vivo per la III edizione della kermesse “I CORTILI JAZZ”,
nell’ambito di “ESTATE NEI MUSEI” (dal 3.9 al 3.10.2010).
I quattro appuntamenti in
programma, orchestrati dall’abile regia di Marco Sannini, direttore
artistico della manifestazione, dopo il “Giulio Martino Trio”, esibitosi
martedì 7 nella splendida cornice della Reggia-Museo di Capodimonte, prevedono
la performance live del FRANCESCO D’ERRICO TRIO.
nel tempo, si è concentrato prevalentemente su formazioni di media grandezza come
quartetti e quintetti o anche su gruppi più ampi, cimentandosi nella scrittura
orchestrale e nelle pratiche dell’improvvisazione sino alla “conduction”.
Con
la scelta di fondare un trio si manifesta invece l’esigenza di esplorare il
proprio mondo musicale attraverso una delle formazioni più essenziali della
tradizione jazzistica. Pianoforte, contrabbasso e batteria soli. Quest’organico
sta al jazz come il quartetto d’archi sta alla musica ‘colta’ europea.
Attraverso
il trio si approccia la musica jazz nella sua essenza più asciutta, autentica e
immediata, sfrondata di orpelli e ricondotta al nucleo sonoro fondante. Il
trio, così classico e insieme moderno, è un locus musicale in cui gli
interpreti si incontrano senza mediazioni, in cui i ruoli degli strumenti si
incrociano, si trasformano nella ricerca espressiva di timbri, soluzioni
sonore, ruvidità, seta e rocce. Fondamentale, ovviamente, è l’interplay tra i
tre solisti; l’affiatamento musicale deve essere limpido e potente.
Pertanto,
ogni trio riuscito, pur nella sua univocità d’organico, esprime sempre un sound
originale, rinnovato e da scoprire. I musicisti, la loro storia artistica,
donano così unicità alla band.
La
sfida che presenta la costituzione di un trio sta tutta nella capacità dei
musicisti di offrire i propri orizzonti sonori con concentrazione, sincerità
espressiva e di pensiero musicale. I brani originali o i nuovi arrangiamenti di
pezzi di altri repertori e tradizioni diventano, in tal modo, il materiale per
dare espressione al suono del trio, esecuzione dopo esecuzione.
E
sono proprio questi, infatti, l’impegno artistico, la motivazione e il fine,
assunti per dare senso e compiutezza a questo specifico trio.