E’ uscito in digitale “Triplain”, l’ultimo disco del chitarrista catanese Paolo Sorge

Si intitola Triplain ed è il nuovo disco del chitarrista catanese Paolo Sorgeacquistabile, da domenica 15 maggio, in digitale sia sul sito dell’etichetta Improvvisatore Involontario per cui è uscito (http://www.improvvisatoreinvolontario.com/shop/61/triplain-di-paolo-sorge) che su ITunes (https://itunes.apple.com/it/album/triplain/id1109676895?app=music&ign-mpt=uo%3D4)

Le composizioni, tutte originali, portano la firma di Sorge che in questo progetto è affiancato dal contrabbassista Gabriele Evangelista e dal batterista Francesco Cusa.

Triplain? Triple Plain, o Triple Plan, o Triple Playing, o Trip Lane o Triplane o qualsiasi cosa possa suggerire la vostra fantasia, semplicemente chiudete gli occhi e ascoltate per i prossimi 33 minuti! In fondo la musica strumentale è narrazione senza parole… (Paolo Sorge)

Il disco sarà presto disponibile anche in formato fisico sul sito Jazzos.

Per info:
http://www.paolosorge.com

paolosorge@me.com

http://improvvisatoreinvolontario.com

info@improvvisatoreinvolontario.com

 

Paolo Sorge, classe 1968, è un chitarrista e compositore già da tempo presente sulla scena del jazz contemporaneo nazionale e europeo. Da circa vent’anni conduce una ricerca trasversale nell’ambito delle musiche d’improvvisazione, coltivando contemporaneamente vari linguaggi musicali, e dedicandosi alla composizione intesa come sperimentazione di vari equilibri possibili tra scrittura e improvvisazione. Dagli esordi in Sicilia, passando per una parentesi romana lunga dodici anni, fino al ritorno nella propria terra d’origine, ha suonato e collaborato in veste di chitarrista o direttore di vari ensemble con moltissimi musicisti di varia estrazione, tra cui Stefano Maltese, Michel Godard, Francesco Cusa, Guido Mazzon, Butch Morris (Bologna, Angelica Festival 2006), Ab Baars e Ig Henneman, Keith Tippett, Don Byron, Elliott Sharp, Andy Sheppard, Guillermo Klein, Mark Turner, Fabrizio Bosso.
Con Francesco Cusa ha fondato nel 2004 il movimento artistico ed etichetta discografica Improvvisatore Involontario, con base a Catania.
A partire dal 2009, in collaborazione con il Centro Etneo Studi Musicali di Catania, dirige regolarmente l’OrchestraLab, workshop di musica d’insieme per orchestra jazz che prevede la partecipazione di solisti di fama internazionale e si svolge ogni anno nel periodo estivo e in vari luoghi della Sicilia. A Catania nel 2012 ha fondato il MagmArtEnsemble, con il quale ha dato vita alla prima edizione di (Ri)scritture – premio di arrangiamento e composizione con il trombettista Fabrizio Bosso in veste di solista ospite. Attualmente occupa la cattedra Chitarra Jazz presso il Conservatorio “V. Bellini” di Palermo.

Gabriele Evangelista: nato a Poggibonsi nel 1988 e cresciuto a Livorno, si è diplomato in contrabbasso nel 2006 con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore ministeriale presso l’Istituto Musicale “P. Mascagni” di Livorno nella classe del M° Paolo Tommasi, proseguendo poi gli studi con il M° Alberto Bocini. Prima di dedicarsi esclusivamente al jazz, Gabriele ha suonato in orchestre e gruppi cameristici di musica classica, anche in veste di contrabbasso solista, ottenendo prestigiosi riconoscimenti e importanti borse di studio. Successivamente ha scoperto una naturale disposizione alla creatività e all’improvvisazione e trovando nel jazz il genere più congeniale, ha iniziato a coltivarlo con grande passione. La sua formazione jazzistica è cominciata attraverso il corso di alto perfezionamento Roma Jazz’s Cool dove ha avuto come insegnanti Scott Colley e Salvatore Bonafede. Fra il 2008 e il 2010, durante il corso di alto perfezionamento In.Ja.M. di Siena Jazz, ha seguito le lezioni di Rufus Reid, Paolino Dalla Porta, Riccardo del Fra, Furio Di Castri, Eddie Gomez, Drew Gress, Piero Leveratto, Hein Van de Geyn, Enrico Rava, Jeff Ballard, Tim Berne, Billy Hart. Dal 2010 Gabriele è il contrabbassista di Enrico Rava nel quintetto “Enrico Rava tribe” e nel progetto “L’Opera Va”, con i quali ha effettuato numerosi concerti in Italia e all’estero. Di recente costituzione è il quartetto che condivide con Alessandro Lanzoni, Francesco Diodati e Enrico Morello. In ambito jazz vanta un numero di collaborazioni da musicista dalla lunga carriera nonostante la giovane età. Ha suonato nei più importanti jazz club italiani e si è esibito all’interno di importanti manifestazioni nazionali. Ha suonato negli Stati Uniti, in India, Croazia, Austria, Germania, Francia, Bulgaria e Slovacchia.

Francesco Cusa: vanta molteplici collaborazioni con artisti italiani e stranieri non solo in ambito jazz. Co-fondatore del collettivo bolognese “Bassesfere” è attualmente impegnato con il progetto artistico di killeraggio comunicativo “Improvvisatore Involontario”.
Ha suonato in molti festival internazionali. Ha realizzato numerosi lavori di creazione e sonorizzazione di musiche per film, teatrali, danza, arti visive e per progetti letterali collaborando con noti ballerini, poeti e visual performers.
E’ leader di “Skrunch””, di “The Assassins”, del collettivo “Naked Musicians”, del progetto di sonorizzazione dei film di Buster Keaton e muti d’inizio secolo denominato “Solomovie”. E’ co-leader dei progetti: “Skinshout!”, “Jaruzelski’s Dream”, “Try Trio”, “Mancusa”, “Mansarda”. Collabora inoltre con i “Jazz Waiters”, “L’homage a Stanley Kubrick”, “Italian Surf Academy” e “Tan T’ien Trio”.
Da alcuni anni alterna la professione del musicista a quella dello scrittore di novelle e di critico cinematografico per la rivista “Lapis”.
Collabora dal settembre 2013 con la rivista “Cultura Commestibile”, con scritti di cinema e curando la rubrica “Il Cattivissimo”.
La sua voce è presente nel “Dizionario del Jazz Italiano” a cura di Flavio Caprera.