COMUNICATO STAMPA
Domenica 31 gennaio 2010 ore 11.00
PRIMA ASSOLUTA
DAL REGGAE AL JAZZ
CON L’ECCEZIONALE GRUPPO DI
UNO FRA I PIÙ GRANDI BATTERISTI DI OGGI
HAMID DRAKE e BINDU
batteria e percussioni
Hamid Drake
voce
Napoleon Maddox
trombone
Jeb Bishop
Jeff Albert
chitarra elettrica
Jeff Parker
contrabbasso
Josh Abrams
Reggaeology
Aperitivo in Concerto, domenica 31 gennaio 2010, alle ore 11.00, presso il Teatro Manzoni (via Manzoni 42, Milano) ospita, in una esibizione che si prospetta spettacolare, uno fra i piu’ grandi batteristi sulla scena internazionale, Hamid Drake, che conduce da tempo -attraverso il gruppo Bindu– una sua personale ricerca sulle molteplici radici del jazz e della tradizione musicale africana-americana. Come ha scritto Stefano Merighi per AllAboutJazz: “La sua impresa di leader-compositore in Bindu lo illumina anche come regista sonoro di primo piano, in grado di influenzare benignamente le prove dei suoi musicisti, sempre fervidi di idee.
Al Teatro Manzoni Drake presenta in prima assoluta un’innovativa versione di Bindu, arricchita dalla presenza del chitarrista Jeff Parker (fra i leader del noto gruppo di avant-rock Tortoise) e con la strepitosa collaborazione del ben noto rapper Napoleon Maddox, specialista di human beatboxing e gia’ conosciuto dal pubblico di “Aperitivo in Concerto” per la sua esaltante partecipazione al concerto di Archie Shepp e Oliver Lake, testimoniato dalla recente incisione Phat Jam In Milano per la Archieball Records. Drake, infatti, esplorera’, in un concerto, che gia’ si annuncia di coinvolgente e trascinante spettacolarita’, le connessioni fra reggae, tradizione giamaicana, musica africana-americana e jazz.
HAMID DRAKE
Hamid Drake e’ nato il 3 agosto 1955 a Monroe, Louisiana, USA. Ha studiato a lungo le percussioni compresi gli stili orientali e caraibici.
Nel 1974 inizia quella che sarebbe stata una lunga collaborazione musicale con il tenorsassofonista Fred Anderson. Verso la fine degli anni Settanta, lo stesso Anderson lo presenta a George Lewis, Douglas Ewart e altri artisti dell’AACM.
Le sue influenze musicali piu’ significative per quanto riguarda le percussioni, ovvero Ed Blackwell e Adam Rudolph, risalgono a questo periodo. Altre sue influenze sono Philly Joe Jones, Max Roach e Jo Jones.
Don Cherry, con cui si incontra per la prima volta nel 1978, e’ altro significativo artista con cui ha collaborato in modo continuativo.
Alla fine degli anni Settanta, dopo molteplici esperienze nel mondo del reggae, diviene uno dei membri del Mandingo Griot Society guidato da Foday Musa Suso con cui incide fin dal primo album. Per molti anni offre il suo supporto ritmico a musicisti quali Borah Bergman e Peter Bròtzmann, con cui si presenta in un quartetto completato dal contrabbassista William Parker (altro artista con cui collabora in molteplici occasioni e formazioni) e dal trombettista Toshinori Kondo.
Altri musicisti con cui ha lavorato negli anni sono Marilyn Crispell, Pierre D