GIANNI LAMAGNA, con l’ensemble DIAGONALE diretto da ANTONELLO PALIOTTI in “DI MARE E DI AMORI” – Napoli, 5 agosto 2009

Mercoledì 5 agosto 2009 ore 21:30 al MADRE (via Luigi Settembrini n. 79 – 80139, NAPOLI. Info e prenotazioni: 081/19313016, www.scatolasonora.org), nell’ambito della rassegna “Un’Estate al Madre” (2 luglio – 6 settembre 2009), SCATOLA SONORA – MUSICISTI ASSOCIATI presenta GIANNI LAMAGNA, con l’ensemble DIAGONALE diretto da ANTONELLO PALIOTTI, in “DI MARE E DI AMORI”. Ingresso € 10,00.


 


Le passioni, la storia, gli autori, i musicisti, il tempo, gli stili e le forme della canzone napoletana riletti e interpretati dalla voce colta e popolare di Gianni Lamagna, capace di attraversare le anime diverse della canzone, facendola vibrare di armonici vocali che evocano suoni arcaici e contemporanei. Una timbrica struggente che a qualche critico ha ricordato il singhiozzo degli angeli. Un ensemble nutrito di solisti coordinati da Antonello Paliotti, talento raffinato, che da circa un ventennio cura le elaborazioni musicali dei progetti di Gianni Lamagna per ridare nuova vita alla musica napoletana, da Di Giacomo a Viviani, Russo, Canetti, Lama, Totò, Bovio.


Lamagna, cantante, attore, musicista e ricercatore dal ’72, per quasi 20 anni nella compagnia di De Simone, voce anche della Nuova Compagnia di Canto Popolare e dal ’91 in felice sodalizio artistico con Antonello Paloiotti, dà nuova veste, in questa performance sul palco del Madre, al repertorio musicale partenopeo, miscelando rispetto filologico per la tradizione a intuizioni originali e sperimentazioni avanguardistiche. Dotato di grande vocalità, la flessibilità della sua voce gli consente di spaziare in vari repertori con la stessa naturalezza e la medesima forza. Incisivo nelle sue interpretazioni di musica sacra, di arie antiche e di trazione, così come di sonorità e scelte musicali contemporanee, da oltre 20 anni è teso, con la sua ricerca e l’attività performativa, alla diffusione del patrimonio culturale e musicale napoletano, oltre che alla scoperta di nuovi giovani talenti.


Il Diagonale Ensemble propone un repertorio moderno e contemporaneo di matrice colta, ma allo stesso tempo il più vicino possibile alla musica popolare. La singolarità dell’organico, che riunisce schegge di un’orchestra esplosa e riplasmata in nuova forma, rende necessaria la rielaborazione delle musiche scelte. Nelle trascrizioni, perciò, si privilegiano le forme brevi e, più in generale, quelle che rinunciano del tutto o in parte allo sviluppo formale, tematico, armonico. Accanto ai grandi del ‘900, il gruppo esegue autori contemporanei di confine o appartenenti a culture non occidentali: un Tango di Stravinsky e un “No Visa” del libanese Rabih Abou Khalil; le Saudades do Brasil di Milhaud e “7 aneis” di Egberto Gismonti o “China gates” di John Adams.


Formazione: Antonello Paliotti (chitarra e mandolino); Gennaro Cappabianca (violino e viola); Francesco Capocotta (tromba); Giampaolo Nigro (violoncello); Gianluigi Pennino (contrabbasso); Luigi Pettrone (clarinetto)


Antonello Paliotti (Napoli, 1963) con Roberto De Simone ha collaborato – come direttore e compositore – alla realizzazione di “Carmina Vivianea”, “Le tarantelle del rimorso”, “Populorum Progressio”, “Li Turchi viaggiano” (uscito anche come cd nel 2003), “L’Opera dei Centosedici”. Nel ’95 ha scritto “Canto della possibilità di sopravvivere” per il sassofonista Michael Brecker e orchestra. Del ’97 è la “Messa per il tempo di guerra”, rappresentata al Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli. Per “I solisti del Teatro San Carlo” ha scritto, tra il ’99 e il 2001, varie composizioni, poi raccolte nel cd “Musica Obliqua” del 2006. Del 2001 è “Tarantella storta”, un cd premiato in Germania e due volte in Francia, il cui concerto è stato presentato in 10 paesi europei. Per il Leuciana Festival nel 2004 ha scritto lo spettacolo “Coppola Rossa” da cui è tratto il cd omonimo, uscito nel 2006. Nello stesso anno ha presentato a Palazzo Bomben “Le forme di Dioniso”, opera commissionata dalla Fondazione Benetton e dal Quartetto Borciani, con la partecipazione di Gianni Lamagna, col quale collabora stabilmente dal ’91 e per il quale ha scritto numerose composizioni. Tra i circa 30 dischi realizzati si ricordano “Condannati a vagare sui mari” del ’96, con la prima incisione di alcuni “Brettl-lieder” di Arnold Schònberg, e “La montagna fredda” del 2004. Tra le altre collaborazioni, per il cinema: Roman Coppola, Georg Brintrup, Pappi Corsicato, Antonio Capuano. Per il teatro: Mariano Rigillo, Moni Ovadia, Maurizio Scaparro, Cloris Brosca, Michele Monetta, Alessandro Haber, Ettore Massarese. E ancora: Teatro San Carlo, Art Ensemble of Chicago, E Zezi, Hessischer Rundfunk, ZDF-Artè, Raisat, Torino-Settembre Musica, Piccolo Teatro di Milano, Associazione Scarlatti.